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Giovedì 23 novembre 2006. Giornata “calda” a Bussoleno sull’alta velocità ferroviaria Torino-Lione. La conferenza dei servizi è convocata a Roma il 27 novembre ma i primi cittadini sembrano intenzionati a disertarla
Mario Virano, oggi, entra nella tana del lupo. Nel pomeriggio, alle 15.30 è infatti in programma il primo incontro in terra valsusina del Commissario governativo con i sindaci dei territori interessati dalla Torino-Lione. Scopo: discutere il metodo per il confronto da avviare all’interno dell’Osservatorio Tecnico, presieduto dallo stesso Virano. E già si preannuncia un confronto acceso e una giornata calda, con la sede della Comunità Montana Bassa Valle di Bussoleno, dove si terrà l’incontro, “assediata” dai manifestanti secondo un copione già visto in simili circostanze. Insomma, sarà un giovedì movimentato. Alle 14 si riunirà la conferenza dei sindaci per mettere a punto la strategia da seguire nell’incontro. Alle 15.30 l’incontro con Virano. E la sera, alle 21, l’assemblea del Comitato Istituzionale per fare il punto sulla situazione, con la partecipazione di amministratori pubblici ma anche dei Comitati e dei cittadini che vorranno partecipare.
Discussione centrata pressoché sulle modalità di discussione, quella di oggi con Virano. “Ma mai come in questo caso – precisa il presidente della Comunità Montana Antonio Ferrentino – il metodo diventa merito, contenuto”. In particolare, a far discutere i sindaci e i Comitati No Tav della Valle di Susa, in questi giorni, sono due fatti: l’accordo stipulato tra il presidente dell’Osservatorio Virano e i rettori delle Università piemontesi e la nuova convocazione della conferenza dei servizi sulla Torino-Lione a Roma lunedì 27 novembre.
Sul primo aspetto Ferrentino è perentorio: “Siamo venuti a conoscenza attraverso i giornali dell’accordo con il sistema universitario piemontese. E proprio per questo deve essere chiaro che impegna solo chi l’ha sottoscritto, cioè Mario Virano, e non i sindaci. Mi sembra più che altro un’operazione di immagine. Gli studi da prendere in considerazione, quelli da effettuare e a quali soggetti affidarli sono materie da concordare all’interno dell’Osservatorio. E la discussione dentro questo organismo non è ancora partita”. Che non significa una chiusura a priori: “Ne discuteremo. Prima però vogliamo conoscere e discutere l’accordo. E poi decidere se potrà andare bene”.
E sulla Conferenza dei Servizi? I sindaci decideranno domani se parteciparvi o meno. Quello che pare certo è che la decisione di convocarla, da parte del Ministro Antonio Di Pietro, apre un problema politico non indifferente. Anche su questo il presidente della Comunità Montana non ci gira intorno: “Mi sembra una provocazione, una forzatura da parte di Di Pietro. A quel punto poteva tenerla in agenda per il 13 novembre scorso. Lo spostamento di qualche giorno non cambia nulla. La mia opinione è che noi sindaci non ci dobbiamo proprio andare. La nostra posizione è chiara: la conferenza dei servizi va sospesa in attesa dell’esito dei lavori dell’Osservatorio”. E su questo punto pare ormai pronto un ricorso, l’ennesimo, al Tar del Lazio per dichiarare illegittima la Conferenza dei Servizi, visto che la Torino-Lioneè stata sfilata dalle procedure della Legge Obiettivo. All’ordine del giorno della Conferenza dei Servizi del 27 ci sono alcune precisazioni che Rfi e Ltf tengono a fare ai sindaci: “Ma se i sindaci non saranno presenti – commenta Ferrentino – c’è da chiedersi a chi parleranno le Ferrovie”. Intanto, venerdì a Lucca, si svolgerà un vertice italofrancese durante il quale iIl premier Romano Prodi e il presidente francese Jacques Chirac affronteranno i principali temi di attualità internazionale. In primo piano ci sarà il progetto per la Torino-Lione con un unico obiettivo:”la concertazione” ovvero, spiegano fonti diplomatiche di palazzo Chigi, “la necessita’ di un diretto coinvolgimento delle amministrazioni locali”.
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