Un pasticcio firmato Geodata
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La ditta vince l’appalto sullo Studio di Impatto Ambientale del Tav. E’ polemica. Ferrentino attacca. Virano irritato. E Ltf si dissocia dall’azienda
Il pasticcio lo combina Geodata, sul far della sera di martedì 28 novembre. Sono le 18.30 e le redazioni dei giornali vengono raggiunte da un comunicato di questa società (che opera in 40 paesi del mondo e che ha operato in progetti di gallerie lunghe e profonde in ogni dove) che annuncia di aver vinto, con altre quattro aziende, la gara per lo studio di impatto ambientale (Sia) della Torino-Lione in valle di Susa. E di voler partire con gli studi il 1° dicembre. Quanto basta per riaccendere la polemica a un anno dagli scontri del Seghino e di Venaus. E per ricompattare l’ala istuzionale (i sindaci) e “movimentista” (i Comitati) del fronte No Tav che, dopo il via libera ai lavori dell’Osservatorio presieduto da Mario Virano, si trovavano a un passo dalla spaccatura. Per carità. Non arriveranno le trivelle e, per il momento, gli studi riguarderanno algoritmi, modelli matematici, software. Ma il dado è tratto. E non tutti lo hanno gradito. Anche perchè era stato stabilito che della cosa se ne dovesse parlare nella già contestata sede della Conferenza dei Servizi, convocata il 15 dicembre. In quell’occasione le cinque società avrebbero dovuto illustrare le modalità del Sia. Invece l’improvvido comunicato manda tutto all’aria. E ha buon gioco il presidente della Comunità Montana Bassa Valle Antonio Ferrentino a dire “avremmo dovuto concordare insieme anche i contenuti del bando e invece ci troviamo i giochi già fatti. Da parte nostra non daremo la nostra collaborazione e faremo di tutto per ostacolare i rilievi sul territorio”. Di più: “Non andremo neppure alla Conferenza dei Servizi”. Irritato anche il Commissario Mario Virano:” Gli accordi erano altri e se non saranno rispettati neppure io andrò a Roma il 15 dicembre”. Sullo stesso tono l’assessore regionale Daniele Borioli: “Qualcuno dovrà spiegare cosa è successo”. E nel tardo pomeriggio è addirittura Ltf, con un comunicato, a prendere le distanze da Geodata: “L’iniziativa della società e del tutto autonoma e ingiustificata. Ltf non ne è stata informata e lo stesso comunicato di Geodata presenta inesattezze”.. Di più: “Ltf si riserva tutte le possibili misure a tutela del proprio operato e della propria immagine”. E c’è chi non esclude che, a questo punto, Geodata potrebbe uscire dai giochi. Mentre Ltf dichiara che “il metodo dello studio di impatto ambientale e la valutazione delle alternative di progetto saranno oggetto di discussione e concertazione”.