Confronto sulla Torino-Lione in Regione Piemonte
Da una parte Cota, Saitta, Fassino, Virano e 20 sindaci Sì Tav
Dall’altra 23 primi cittadini della bassa valle No Tav
La Valle di Susa – movimenti No Tav permettendo – scende dalle barricate e ricomincia a discutere. I sindaci sembrano intenzionati a privilegiare il dialogo a tutti i livelli istituzionali all’abbraccio con l’ala movimentista e oltranzista che, ormai da qualche anno, ha preso in mano le manifestazioni contro la Torino-Lione.
E’ quanto emerge dall’incontro dal megavertice di lunedì 12 nella sala giunte della Regione Piemonte. Dove tutti, ma proprio tutti, i Comuni valsusini insieme alla Comunità Montana hanno incontrato i vertici di Regione, Provincia, Comune di Torino e il Commissario Governativo per la Torino-Lione Mario Virano.
Comuni valsusini e Comunità Montana non ci hanno nemmeno provato a chiedere la moratoria (cioè la sospensione) dei lavori a Chiomonte per la realizzazione del cunicolo esplorativo. Anche perchè si sono trovati di fronte il quartetto Cota-Saitta-Fassino-Virano più determinato che mai: “La Torino-Lione è stata decisa e verra’ realizzata nei tempi previsti. E non siamo qui per parlare di ordine pubblico”.
Così, l'incontro dei sindaci della Valle di Susa e della ValSangone, più il presidente della Comunità Montana Sandro Plano, con Cota, Saitta, Virano e Fassino, questa volta ha davvero voltato pagina.
Anche se non sono mancati screzi e momenti di tensione. Come quando il sindaco di Torino Piero Fassino ha fatto il muso duro a Sandro Plano: "Mi sembra davvero strano che un dirigente Sitaf si metta in testa ai cortei contro una linea ferroviaria. E che sia d'accordo con un nuovo traforo autostradale in Valle di Susa (la canna di sicurezza del Frejus) mentre prende posizione contro una galleria ferroviaria". Sempre di buchi nella montagna si tratta. Tanto che, a fine vertice, in piazza Castello, Fassino e Plano hanno avuto un fitto dialogo che si è concluso con una stretta di mano.
Durante la riunione molti sindaci, anche tra i contrari all'opera, hanno annunciato che andranno a tutti i tavoli, tecnici e politici, che d'ora in poi saranno convocati per parlare di Tav. Una cosa che non capitava da tempo. Così come erano anni che, nel Palazzo Regionale, non si vedevano quasi cinquanta sindaci riunirsi nel Palazzo Regionale per affrontare una questione che, negli ultimi mesi, é stata affrontata soltanto sulle... barricate. I primi sindaci ad accettare la logica secondo cui non si parlerà più di “sì” o “no” Tav ma di “come” realizzare la nuova linea sono stati Paolo Catalano (Mattie), Mauro Carena (Villar Dora) e Bruno Gonella (Almese). Tutti (o quasi) gli altri a ruota, sia pure con qualche malumore.
Lo stesso Sandro Plano (che sabato tuonava contro l'alta velocità dal palco della manifestazione nazionale della Fiom) ha ammesso che l'incontro in Regione, pur nella divergenza di opinioni sull’utilità dell’opera, é stato positivo: "Nel prossimo incontro vedremo il progetto della Torino-Lione low cost; poi chiederemo un tavolo politico con il Governo". Positivo anche il commento del presidente della Provincia Antonio Saitta: “E’ stato riannodato il filo con le amministrazioni comunali". E adesso cosa succederà? Lo spiega il presidente della Regione Roberto Cota: “Ci sarà una prossima riunione in cui verra’ spiegato a tutti i sindaci il progetto complessivo, compresa la seconda parte del progetto che si realizzerà a partire dal 2025. Il punto fermo, quindi, é che l'’opera si farà e i tempi verranno rispettati”. Di più: “Bisogna riprendere il progetto strategico di sviluppo del territorio”. Le idee non mancano e si parla anche di sgravi fiscali per il territorio su Irap, Irpef, Imu e benzina).
Mentre sui problemi della salute legati ai cantieri, Cota ha annunciato l'istitutzione di un apposito osservatorio in Val di Susa. "Ho parlato con il ministro Balduzzi ed è disponibile a far vita in Val di Susa a un presidio dell’Istituto Superiore di Sanita’ per poter fare un monitoraggio permanente di tutto quanto succede in Valle e in prossimità dei cantieri”.
Insomma, la valle di Susa (movimenti No Tav permettendo) scende dalle barricate e ricomincia a discutere.
Nei video, i sindaci in Regione; gli interventi di Cota, Saitta, Fassino, Virano, il battibecco tra i sindaci di Sauze d'Oulx Meneguzzi e di Mompantero Piera Favro, le dichiarazioni di Plano e di Ferrentino.