ELVIS E MARCONE, STUDENTI DELL’ITIS DI SUSA, SOSPESI PER UN GIORNO
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SUSA – Un giorno di sospensione: è il verdetto del Consiglio di Istituto dell’Itis Ferrari nei confronti i due studenti che, il 29 febbraio, hanno distribuito nei corridoi della scuola volantini contro l’alta velocità che, tra le altre cose, accusavano di collusione mafiosa le aziende impegnate al cantiere della Tav.
Giovanni Paciarielli, dirigente scolastico, aveva tutte le intenzioni di comminare una punizione esemplare, una settimana di sospensione: ma dalla riunione con tutti gli insegnanti alla fine e’ uscita una linea più morbida.
All’esterno dell’Istituto, per tutta la giornata, alcuni studenti hanno allestito un presidio nell’attesa della decisione del consiglio di classe arrivata verso le 17 di martedì 3 aprile.
Per il dirigente scolastico “la questione non è quella di essere Si Tav o No Tav. Quel volantino era diffamatorio, illegale, perchè non riportava l’indirizzo dello stampatore, non era autorizzato enon aveva il visto necessario per i materiali che si distribuiscono all’interno della scuola”.
Uno dei due sospesi è… Marcone. Studia all’Itis e, tra le altre cose, è pure un aiuto capo degli scout di S.Antonino. Un pezzo di pane di ragazzo, nonostante la… mole. E’ proprio il caso di dire che, stavolta, non se la sono presa coi più… piccoli, età a parte.
Per il dirigente scolastico “la questione non è quella di essere Si Tav o No Tav. Quel volantino era diffamatorio, illegale, perchè non riportava l’indirizzo dello stampatore, non era autorizzato enon aveva il visto necessario per i materiali che si distribuiscono all’interno della scuola”.
Uno dei due sospesi è… Marcone. Studia all’Itis e, tra le altre cose, è pure un aiuto capo degli scout di S.Antonino. Un pezzo di pane di ragazzo, nonostante la… mole. E’ proprio il caso di dire che, stavolta, non se la sono presa coi più… piccoli, età a parte.
In difesa di Marcone ed Elivs (l’altro ragazzo sospeso), martedì sono scesi in strada circa 100 studenti dell’ITIS FERRARI di SUSA che hanno sfilato lungo le strade della città.
La “colpa” dei due ragazzi, che hanno 16 e 18 anni, è quella di aver distribuito, tra fine di febbraio e inizio marzo, un volantino ritenuti offensivi.
Il volantino conteneva pesanti e gravi illazioni sulle ditte che stanno lavorando presso il cantiere della Maddalena di Chiomonte, la Martina Service e l’Italcoge, definite “mafiose”.
La “colpa” dei due ragazzi, che hanno 16 e 18 anni, è quella di aver distribuito, tra fine di febbraio e inizio marzo, un volantino ritenuti offensivi.
Il volantino conteneva pesanti e gravi illazioni sulle ditte che stanno lavorando presso il cantiere della Maddalena di Chiomonte, la Martina Service e l’Italcoge, definite “mafiose”.
La classe dei due sospesi tra l’altro è frequentata anche dal figlio di Claudio Martina, uno degli imprenditori.
Che, venuto a conoscenza del fatto, ha querelato la scuola. Il preside, Giovanni Paciariello ha espresso un’opinione non ufficiale, cioè non scritta,riguardante la proposta di una settimana di sospensione per i due studenti. Il consiglio d’istituto, però, avrebbe proposto una pena più lieve.
Il problema, infatti, non è tanto legato alla questione alta velocità, quanto piuttosto alla circolazione, non autorizzata, di un volantino di stampo politico.
Che, venuto a conoscenza del fatto, ha querelato la scuola. Il preside, Giovanni Paciariello ha espresso un’opinione non ufficiale, cioè non scritta,riguardante la proposta di una settimana di sospensione per i due studenti. Il consiglio d’istituto, però, avrebbe proposto una pena più lieve.
Il problema, infatti, non è tanto legato alla questione alta velocità, quanto piuttosto alla circolazione, non autorizzata, di un volantino di stampo politico.
C’è anche un retroscena. Secondo le ricostruzioni giornalistiche diffuse in questi giorni, i volantini sarebbero entrati a scuola grazie ad un’insegnante che a sua volta li avrebbe ricevuti da un ex allievo, sul mercato di Susa, il quale si sarebbe raccomandato di farli avere ad uno degli allievi dell’Itis. L’insegnante, che li avrebbe ricevuti senza leggerli, (“era tardi e dovevo andarmene”, avrebbe dichiarato in seguito), li avrebbe poi ha consegnati allo studente, raccomandandosi di distribuirli all’esterno dell’istituto.
“E’ una situazione incresciosa ed assurda- ha dichiarato Claudio Martina- e trovo davvero ingiusto che siano i ragazzi a pagare, perché invece ha sbagliato chi doveva controllare il volantino ed impedire che questo entrasse in classe. Ho querelato la scuola perché sono stanco di vedere e leggere il mio nome abbinato a termini come bancarottiere e mafioso”. Immancabile, come al solito, l’intervento dell’onorevole Pd Stefano Esposito, il quale in una nota ha affermato: “Scaricare le colpe sugli studenti è da vigliacchi. Bisogna punire l’insegnante”. .