Virano non viene a Susa, assemblea annullata
L’Itis Ferrari di Susa di nuovo al centro delle polemiche sul Tav. Invitato dal preside del Ferrari, contestato da una lettera dei docenti
Alla fine Mario Virano, oggi, non varcherà i cancelli dell’Itis Ferrari di Susa.
Il tam tam è cominciato lunedì, come al solito dal sito notav.info che si era stracciato le vesti per l’invito rivolto dal preside dell’Itis Ferrari di Susa, Giovanni Paciariello, al presidente dell’Osservatorio a tenere un’assemblea di informazione sulla Torino-Lione oggi, giovedì 10 maggio. Apriti cielo! Subito si alzava l’urlo di battaglia telematico dei No tav: “Blocchiamo Virano!”.
Fin qui nulla di nuovo sotto il sole. La novità, invece, giungeva da un gruppo di docenti, circa 40, che inoltrava una lettera (datata 5 maggio e protocollata l’8) al preside, in cui, pur dicendosi favorevoli a simili iniziative, lamentava il fatto che gli insegnanti stessi non fossero “stati avvisati per tempo e in opportuna sede, in modo da poterne discutere insieme e decidere quali relatori invitare, in quanto l’iniziativa coinvolge noi e i nostri alunni in orario scolastico”. Di qui la richiesta di “rivedere la programmazione dell’incontro”, condividendola con il Collegio Docenti.
Mario Virano |
Nella giornata di ieri, mercoledì 9, Giovanni Paciariello ha preso atto della lettera e ha deciso di revocare l’incontro. Con un piccolo giallo, costituito dalla doppia comunicazione inviata ai giornalisti. Nella prima, la revoca dell’assemblea veniva spiegata con “motivi di ordine pubblico”. Subito rettificata, nel giro di qualche minuto, da una seconda mail in cui si precisava che la scelta era dettata da una “decisione del collegio docenti”.
Con un rammarico, espresso dallo stesso preside: “Si è persa un’occasione per gestire istituzionalmente e democraticamente un’importante questione”.
Proprio l’Itis Ferrari, a inizio aprile, era stato al centro delle cronache per la sospensione di due ragazzi che avevano distribuito, a scuola, un volantino No Tav non autorizzato.
Immancabile, dopo la revoca dell’assemblea, il giro dichiarazioni di esponenti politici che “sponsorizzano” la Torino-Lione. Ma anche Mario Virano ha voluto dire la sua: “L’annullamento del dibattito ’sconfessa le precedenti prese di posizioni che gli stessi docenti avevano assunto. Com’era prevedibile l’incontro per discutere il progetto della nuova linea ferroviaria ha determinato le vivaci reazioni da parte di Cub e dei Komitati studenteschi con la relativa ovvia ’K’ d’ordinanza”. Virano fa notare che aveva dato la sua disponibilità non solo a “presentare in modo dettagliato il progetto ufficiale riconosciuto dai governi di Italia e Francia e dalla Commissione Europea’, ma anche “ad un successivo confronto pubblico con interlocutori No Tav”. E conclude con una frecciata ai docenti che hanno chiesto al preside di disdire il dibattito: “Dichiaro l’incapacità a comprendere il sottile discrimine che forse separa il prudente realismo dei docenti dal conformismo connivente con le frange più estreme del movimento. E dichiaro in ogni caso, per manifesta incompetenza l’assoluta mia impossibilità di comprendere il significato formativo e didattico di comportamenti di tal genere”.