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Roberto Cota e Antonio Saitta |
Sabato 19 maggio. A S.Antonino viene inaugurata una struttura diurna e notturna per venti disabili, voluta da tutti i Comuni del territorio. A sorpresa alla giornata intervengono, invitati dal sindaco Ferrentino, i presidenti di Regione e Provincia Cota e Saitta. Quasi tutti i sindaci contrari al Tav disertano.
Il presidente Saitta, qualche ora dopo, diffonde un duro comunicato in cui esprime rammarico per le assenze e dichiara che in valle” esiste forte una vera emergenza democratica: il movimento no tav detta la linea della paura a cui tanti amministratori si stanno pericolosamente adeguando, isolando anche fisicamente chi ha compiuto una scelta diversa”
Passa qualche giorno e il sindaco di S.Ambrogio risponde al presidente della Provincia con questa lettera.
Gentile Presidente Saitta,
dopo aver letto la sua ultima esternazione sui giornali in merito alla presunta emergenza democratica in Valle di Susa, che mi chiamano in qualità di sindaco direttamente in causa, desidero farle presente alcuni dati che forse mancano alla sua lettura politica odierna e che la portano a mio avviso a dichiarazioni imprudenti ed offensive e , mi consenta, non coerenti con il suo mandato istituzionale
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Dario Fracchia |
Mi permetto di sottoporre alla sua attenzione alcuni dati concreti sui quali la invito a ragionare prima di esprimere giudizi affrettati su persone e realtà che penso a questo punto lei non conosca in modo approfondito, visto il tenore e il tono delle sue affermazioni:
1) il tempo dedicato dalle amministrazioni della Valle alla questione TAV, forse con suo grande stupore, è sicuramente inferiore all’1% del tempo totale passato in municipio, vista la grande massa di problemi urgentissimi di natura sociale ed economica che affliggono i nostri comuni e il territroio della valle di Susa. Inoltre il ricco e articolato programma che caratterizza tutte le amminsitrazioni di Valle impegnate su moltissimi fronti e orizzonti ben più ampi della semplice questione tav, non lascia molto spazio per altre questioni sovracomunali e tanto meno per ordire guerre di religione o complotti: abbiamo cose ben più urgenti di cui occuparci.
I nostri rapporti isituzionali e politici sono incentrati da sempre al massimo rispetto di tutti ed al confronto senza pregiudizi con qualunque formazione politica costituita in partito o movimento, e non sono certo improntati ad infantili azioni di boicottaggio che lei forzatamente vuole leggere nell’assenza di tanti sindaci alla cerimonia di inaugurazione di una struttura di sabato pomeriggio. Preciso che nell’invito non era scritto della sua presenza e di quella del Presidente Roberto Cota: sicuramente non sarebbe mancata in questo caso l’accoglienza di numerosi sindaci e cittadini, se solo si fosse saputo. Non sempre è comunque possibile presenziare a tutte le manifestazioni, come lei ben sa, avendo ricoperto la carica di sindaco: ci sono anche da onorare impegni famigliari e lavorativi, dal momento che il nostro mandato di sindaci non sempre ci consente di farlo a tempo pieno, vista la modesta indennità di carica e lo spirito di volontariato con cui affrontiamo questo gravoso impegno
2) la prima emergenza democratica in valle che lei paventa, di cui il suo partito è il primo responsabile, è la sistematica delegittimazione della Comunità Montana che dura ormai da tre anni, sebbene sia stata regolarmente eletta secondo le regole istituzionali e democratiche, sancite per Legge. Comunità Montana per l’ennesima volta ignorata anche in questa occasione non essendo tra l’elenco degli inviti per questa cerimonia di inaugurazione.
3)Penso al contrario che le forze politiche favorevoli al tav abbiano manifestato, specie in questi ultimi tempi, degli atteggiamenti di una tale intransigenza rasentante in taluni casi la schizofrenia politica, da indurre a pensare che tale questione rivesta ben altri preoccupanti profili ed implicazioni rispetto alla semplice questione di un treno e che la pochezza delle argomentazioni a favore, per le quali si evitano accuratamente e da sempre pubblici dibattito sul merito dei contenuti, porti a reazioni come la sua, nervose, scomposte e fuori luogo.
4)l’ultima tornata elettorale amministrativa, e non solo in Valle di Susa, ha posto chiaramente in rilievo come sia preoccupante la distanza sempre maggiore tra i partiti e la “Politica”: in particolare nella nostra area, Avigliana, Rivalta e Rosta ne sono l’esempio concreto, per non parlare di ciò che hanno espresso in generale queste elezioni amministrative in tutta Italia. Ritengo che i partiti e in particolare il suo debbano fare un sereno esame di coscienza sulle responsabilità della crisi politica e democratica esistente, prima di scaricarne la completa responsabilità su tutti quei cittadini che hanno deciso di fare politica al di fuori dei partiti e specialmente su quelli che come me e tanti altri colleghi, ci stanno mettendo la faccia con tutte le difficoltà e i sacrifici che amministrare la cosa pubblica in veste di sindaci oggi richiede e che lei conosce bene avendoli vissuti in prima persona.
5) solo dal confronto sui contenuti con i movimenti politici e con tutti i cittadini, fatto non con gli slogan ma con un confronto intellettualmente onesto ed aperto sui problemi reali e prioritari possiamo uscirne tutti arricchiti e fare un salto di qualità da un dibattito altrimenti sterile, fatto di inutili e reciproche accuse e polemiche. Per questo la sua esternazione, oltre ad essere istituzionalmente inopportuna nei modi e nei termini, non serve a nulla, è dannosa per tutti e lascia i nodi politici irrisolti sul tavolo: un politico della sua esperienza e formazione spero potrà darmi ragione almeno su questo punto.
Resto a disposizione per ogni chiarimento che riterrà utile e costruttivo, sempre che ciò possa avvenire nel rispetto in primo luogo delle persone,delle idee e di tutte le istituzioni democraticamente elette.
Dario Fracchia, Sindaco di Sant’Ambrogio
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