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DISORDINI ALLA MADDALENA: 46 RINVII A GIUDIZIO. E IL PM CHIEDE UN ANNO PER MARIANNA VALENTI E ELENA GARBERI

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Venerdì la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di 46 No Tav indagati per i fatti della scorsa estate in Val di Susa. Le accuse sono a vario titolo di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. I fatti si riferiscono alle tensioni avvenute intorno al cantiere della Torino-Lione alla Maddalena di Chiomonte il 26 giugno e il 3 luglio dell’anno scorso.
L’inchiesta il 26 gennaio di quest’anno aveva portato a 26 arresti.

Questo mentre il giorno prima, il sostituto Procuratore di Torino Nicoletta Quaglino ha chiesto di condannare Marianna Valenti (a 13 mesi) ed Elena Garberi (a un anno), due simpatizzanti No Tav processate con l’accusa di aver preso parte a scontri con le forze dell’ordine nella zona del cantiere di Chiomonte in Valle di Susa. L’episodio contestato alle due risale a settembre dello scorso anno.
Le donne, che negano ogni coinvolgimento nei disordini, erano state arrestate e solo alcuni giorni fa e’ stato revocato il divieto di frequentare il territorio dei comuni di Giaglione e
di Chiomonte, in Valle di Susa.
Nicoletta Quaglino ha chiesto di condannare Marianna Valenti (a 13 mesi) ed Elena Garberi (a un anno), due simpatizzanti No Tav processate con l’accusa di aver preso parte a scontri con le forze dell’ordine nella zona del cantiere di Chiomonte. L’episodio contestato alle due risale a settembre dello scorso anno.
Le donne, che negano ogni coinvolgimento nei disordini, erano state arrestate e solo alcuni giorni fa e’ stato revocato il divieto di frequentare il territorio dei comuni di Giaglione e di Chiomonte, in Valle di Susa.

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