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Il giorno dopo gli scontri a Chiomonte. 11 poliziotti feriti. Il materiale sequestrato.Le reazioni

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Caschi, maschere antigas, bulloni,catene, cesoie, bottiglie con liquido infiammabile, chiodi a tre punte, catene, corde e cubetti di porfido: é quanto sequestrato dalle forze dell’ordine la notte tra sabato e domenica nei pressi del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte dopo l’assalto di 600 dimostranti No Tav. Secondo le forze dell’ordine, si e’ trattato di “un’azione militare condotta da un gruppo autonomi che porta il proprio supporto dove c’e’ bisogno”.

Ed é  di 11 poliziotti feriti il bilancio della notte di tensione, tra sabato e domenica, intorno al cantiere di Chiomonte. Lo riferisce la Questura di Torino spiegando che nessuno é grave: le prognosi, salvo  complicazioni, non superano i 15 giorni. In particolare é  stato dimesso il capo della Digos, Giuseppe Petronzi, ferito dallo scoppio di una bomba carta mentre quattro dei cinque agenti appartenenti al Reparto Mobile di Padova colpiti da oggetti contundenti sono ancora in ospedale in attesa di prognosi. Tra i feriti poi, anche un funzionario della Digos colpito al ginocchio da una pietra e un suo collega che ha riportato alcune ustioni per lo scoppio di una bomba carta. Contusi nel lancio di pietre e bulloni due agenti del reparto Mobile di Torino e un collega della stradale, colpito da una pietra mentre stava presidiando l’imbocco della galleria Giaglione sulla A32.

Ma ecco le reazioni ai fatti avvenuti nella notte di sabato 

Cota: “Cacciare i turisti della violenza”
“Bisogna mandare via i “turisti della violenza” dalla Val di Susa. Sono persone che nulla hanno a che fare con chi puo’ avere un’opinione diversa sulla realizzazione della Torino-Lione. Si tratta di gente che non ha affatto a cuore il futuro della Valle visto che vi porta solo danni e violenza. Chiedo innanzitutto il rispetto della legge. Se ci sono persone che “campeggiano” in zone non adibite al campeggio, ebbene queste devono essere allontanate subito. Dobbiamo proteggere la Val di Susa dall’azione di questi sciagurati. Si tratta di luoghi bellissimi che hanno subito un gravissimo danno di immagine a causa di questa gente. Adesso basta. Mandiamoli via”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. 
Ferrentino: “I valsusini isolino i violenti”
Antonio Ferrentino, sindaco di S.Antonino e consigliere provinciale: “Il movimento notav era sinonimo di non violenza. Il silenzio in casi come questi è assordante. A Giuseppe Petronzi gli auguri di pronta guarigione, appena possibile andrò a salutarlo con l’amicizia e la stima che ci unisce. Adesso bisogna evitare che si ripetano querriglie continue. Esprimo piena solidarietà ai lavoratori e alle forze dell’ordine. Il dissenso è legittimo ma la violenza gratuita è un reato da perseguire proprio nell’interesse di chi dissente pacificamente. Le istituzioni e le forze politiche devono reagire con veemenza contro questi professionisti dell’antagonismo. I valsusini tutti, istituzioni in testa devono isolare questi violenti”.

Il ministro Cancellieri: “Violenza allo stato puro”
“Quello che é successo la notte scorsa in Val di Susa non é una manifestazione di dissenso. E’ violenza. Violenza allo stato puro che non ha nulla a che fare con i problemi della costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione”. Lo afferma il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, che in una nota si é detta “indignata per la notte di guerriglia scatenata dai gruppi violenti di antagonisti in Val di Susa; solidale con le Forze dell’ordine che pur in una situazione molto delicata hanno svolto bene il loro compito pagando anche un alto prezzo; ferma nel garantire che lo Stato non si farà intimidire da questo uso premeditato della violenza’”
“Quello che é successo la notte scorsa in Val di Susa – ha dichiarato il ministro – non é una manifestazione di dissenso. E’ violenza. Violenza allo stato puro che non ha nulla a che fare con i problemi della costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione. Il nostro dovere – aggiunge – é quello di garantire le manifestazioni pacifiche, ma garantire anche la costruzione dell’opera decisa, democraticamente, dallo Stato italiano. Lo faremo con il massimo della fermezza e con la professionalità che le Forze dell’ordine, anche la notte scorsa, hanno saputo mettere in campo”.
“Dovere di tutti, anche di coloro che si battono contro la Tav con le armi della democrazia – sottolinea Cancellieri – é condannare senza tentennamenti e isolare i gruppi violenti che pensano di usare la Val di Susa per i loro obiettivi di guerriglia”. Il ministro ha infine rivolto gli auguri di pronta guarigione agli agenti rimasti feriti durante gli incidenti della notte scorsa. “Un grazie speciale e l’augurio di guarire presto all’ottimo Giuseppe Petronzi, il dirigente della Digos che ha guidato le operazioni ed é stato colpito da una bomba carta lanciata dai manifestanti” ha concluso il ministro


Bersani: “Questa è violenza organizzata”
’Non si puo’ piu’ lasciare sotto silenzio sul piano politico, non solo su quello dell’ordine pubblico, cio’ che accade in Val di Susa. E’ ormai evidente che vi e’ un uso organizzato della violenza. Sono atti che, prendendo lo spunto dalla ferrovia, in realta’ hanno a che fare piuttosto con il tema della democrazia. L’Italia sta vivendo momenti difficili. La crisi sta provocando una profonda sofferenza sociale. Bisogna evitare che frange violente strumentalizzino questa situazione per imporre la logica dello scontro fisico, della violenza. E’ tempo che la politica, oltre che le forze dell’ordine, alle quali va la nostra solidarieta’, affronti e denunci con consapevolezza questo problema, suscitando una presa di coscienza collettiva e una vigorosa reazione’. Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.


Cicchitto: “Squadrismo di sinistra”
Quello che e’ accaduto in Val di Susa dimostra che c’é uno squadrismo di sinistra all’interno del quale fermentano anche cose peggiori. Il no-Tav é diventato solo un pretesto per operazioni di guerriglia che derivano da disegni volti a moltiplicare la violenza”. Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, esprimendo “piena solidarietà’” alle forze dell’ordine.

Di Pietro: “Isolare i violenti, ascoltare i cittadini”
“L’Italia dei Valori condanna, senza se e senza ma, le violenze che si sono verificate in Val di Susa”. Lo afferma in una nota il Presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Tutte le ragioni del confronto – prosegue il leader dell’IdV – devono essere riportate nell’alveo democratico e in una dialettica civile. In uno Stato di diritto e’ sacrosanto che vi sia il dissenso, ma questo non deve mai sfociare in atti di prevaricazione. Per questo, esprimiamo solidarieta’ agli agenti feriti. E’ necessario impegnarsi al piu’ presto per trovare delle soluzioni che siano condivise. I cittadini di quei territori vanno ascoltati e i violenti devono essere isolati”.

I No Tav: “La nostra é resistenza”. Dalla giustificazione alla rivendicazione
L’azione dei No Tav contro il cantiere di Chiomonte ’si chiama Resistenza e viene praticata in gruppo e decisa persino in pubblica assemblea’: e’ quanto scrive uno dei siti del movimento in risposta alle parole dei ministro Annamaria Cancellieri. ’Rivendichiamo – si legge – il diritto alla Resistenza e l’uso delle maschere antigas per proteggersi dal cianuro contenuto nei lacrimogeni che piovono a frotte, così come per lo stesso motivo ci proteggiamo testa e corpo per non divenire un facile bersaglio di chi gioca al tiro al piccione da dentro il cantiere’. Il sito parla di ’lotta in difesa del territorio’ che ’passa necessariamente con il contrasto attivo di quello che e’ un cantiere completamente militarizzato’, e di ’lotta popolare perche’ e’ un popolo intero che si oppone al Tav e secondo le proprie possibilita’, ciascuno si adopera per contrastare quello che ormai si configura come lo scippo ai contribuenti più grande della storia’.
Nelle parole dei siti No Tav si passa poi dalla “giustificazione” alla “rivendicazione”’. Ci risulta che centinaia di metri di filo spinato siano stai tagliati e che nella parte bassa del cantiere sul lato del Clarea siano state tagliate le recinzioni per alcune decine di metri’ che ’le barriere new jersey siano state finalemente abbattute aprendo a circa dieci metri dalla baita clarea
un varco’. Lo scrivono i No Tav su www.notav,info, sito di riferimento del movimento, elencando i ’risultati’ raggiunti in quella che era stata annunciata come una “passeggiata notturna” intorno al cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. E ancora. ’Ci risulta inoltre che il muro di recinzione, sia stato abbattuto a colpi di mazza per almeno una ventina di metri’ oltre a ’molte torri faro abbattute’ scrivono rivendicando online ’gli obiettivi raggiunti dal movimento’. Feriti nelle tensioni di ieri sera – riferisce il sito – anche tra le fila dei militanti ’decine di no tav – scrivono – sono stati colpiti dai candelotti e sono stati curati dal servizio medico no tav’. E poi sottolineano ’pensiamo che qui si debba guardare ai fatti, alla grande e coraggiosa opera di migliaia di no tav che durante due interminabili ore si sono adoperati per cercare di smontare piu’ parti possibile di quell’apparato di distruzione che ormai tutti conosciamo’. ’Noi siamo ancora qua, in gran forma e attrezzati per resistere e stiamo anche migliorando. Siamo partiti e tornati insieme ancora una volta e ancora torneremo – concludono -d’altronde siamo no tav, fermarci e’ impossibile!’.

Gasparri: “Eversione squadrista”
“E’ evidente che quanto sta accadendo in Val di Susa ha poco a che vedere con la protesta per la realizzazione della Tav, ma si tratta piuttosto di violenza organizzata, di eversione di natura squadristica. Da tempo denunciamo questa situazione ma soltanto adesso a sinistra si accorgono che li’ c’e’ qualcosa che non va”. Lo dichiara Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl. “E’ la solita sindrome -aggiunge- dei compagni che sbagliano. Contro questi violenti non ci sono giustificazioni o peggio fiancheggiamenti. Oltre a riaffermare la piena e completa solidarieta’ alle Forze dell’Ordine, vittime dell’ennesimo attacco, ribadiamo che la Tav rappresenta un’opera strategica per il Paese. E’ possibile il confronto con chi democraticamente intende esprimere le proprie opinioni, ma sempre nel rispetto del civile contraddittorio”. “A questo -prosegue- il Pdl non si e’ mai opposto, ma l’Italia non puo’ rimanere tagliata fuori dal resto delle linee di comunicazioni europee. La crisi ed il rilancio dell’economia passano anche attraverso un tessuto infrastrutturale moderno e pienamente integrato con l’Europa ed il resto dei Paesi piu’ avanzati”.

Porchietto: “Si sta uccidendo una valle”
’Ormai in Val di Susa si vive una situazione intollerabile per qualsiasi stato democratico. La protesta e’ accettabile solo laddove non sfocia in violenza gratuita”. Lo afferma l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, dopo le tensioni di questa notte in Val di Susa. Secondo l’assessore “il ferimento del capo della Digos, Giuseppe Petronzi e di altri agenti la scorsa notte dimostra che ormai abbia superato il limite del democraticamente accettabile’. Peraltro “questa situazione di tensione, alimentata ad arte da professionisti della violenza e della guerriglia urbana – aggiunge – sta creando danni irreparabili e incalcolabili al tessuto turistico e al sistema produttivo della zona”. E poi spiega “quando immagini di violenza come queste fanno il giro del mondo, si deve essere mettere in conto che si condanna un’intera vallata all’isolamento internazionale con tutti gli effetti negativi che cio’ produce in termini economici e lavorativi. Altro che salvare la Val di Susa – conclude Porchietto – qui la si sta uccidendo’.

 

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