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Oratorio e scout, è tempo di campi. Vacanze formative per tanti ragazzi

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Sole, mare, divertimento e relax distolgono facilmente dalla figura di Gesù lasciando senz’acqua i tanti semini che gli animatori piantano nel corso del’anno di oratorio. Don Carlo Martin forse pensava proprio a questo quando ha deciso di destinare la sua casa di Berta, vicino alla borgata di Città di San Giorio. Un luogo che racchiude i tantissimi ricordi di chi vi è stato come animatore, come animato, come cuoca e che è diventata la ciliegina sulla torta dell’Oratorio San Filippo Neri ospitando, nelle ultime due settimane di luglio, i campi estivi: un appuntamento fisso dell’estate. 
Anche quest’anno, per rispondere alle esigenze delle diverse fasce d’età coinvolte, il campo per i ragazzi delle scuole elementari si è svolto dal  16 al 22 luglio, mentre quello per i ragazzi delle medie dal 26 al 29 luglio. 

Il campo elementari, dal titolo “Animando il mappamondo”, ha voluto fare un viaggio attraverso i cinque continenti alla scoperta delle diverse culture e tradizioni che animano la nostra realtà e grazie all’aiuto dei cartoni animati Disney analizzare  il significato più profondo di questi; il campo medie, dal titolo “Liberi di sognare”, ha scelto di analizzare il sogno in quattro sue specifiche articolazioni con l’aiuto del film “Cool Runnings” che racconta la storia della Nazionale di bob della Giamaica e del loro debutto alle Olimpiadi di Calgary 1988. Entrambi i campi estivi sono un equilibrato amalgama di giochi di movimento, giochi di riflessione, attività individuali o di gruppo, tempo libero, lavori manuali e spazi dedicati alla preghiera che si alternano nell’arco dei sette giorni; obiettivo comune resta comunque quello di creare un gruppo di ragazzi che, stimolato positivamente dall’esperienza estiva, abbia voglia di iniziare un cammino costante con gli animatori che prosegua durante tutto l’anno. Ottimi sono stati i risultati ottenuti quest’anno dal gruppo elementari, ma non da meno sono stati quelli del gruppo medie che ha voluto provare a proporre un campo di soli quattro giorni riscontrando però il solito entusiasmo nei ragazzi.
Chiaramente non vanno dimenticati gli animatori dell’oratorio che già da gennaio iniziano a lavorare ai campi estivi impegnandosi a creare ogni volta un’esperienza su misura per i ragazzi che parteciperanno, mettendo a disposizione il proprio tempo libero, la propria esperienza, la propria voglia di fare e la propria buona volontà affinché la nostra Chiesa sia fatta sì di pietre, ma di pietre vive!
Intanto, anche gli scout vivono la stagione dei campi, con il reparto accampato sui monti di Chianocco e i quaranta lupetti nella Casa di Beaulard.

Mattia Davriù

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