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PRESENTATA A TORINO LA NUOVA STAZIONE INTERNAZIONALE DI SUSA

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Video: l’intervento del sindaco di Susa, 
Gemma Amprino Giorio alla presentazione 
del progetto della Stazione Internazionale di Susa
martedì a Torino in Prefettura


È stato presentato  martedì 18 settembre, a Torino, nel corso della 199° riunione dell’Osservatorio sulla Torino-Lione nella Sala degli Specchi della Prefettura, il progetto per la nuova stazione internazionale di Susa. A illustrarlo è intervenuto l’architetto Kengo Kuma che con il raggruppamento Kuma&Associates Europe (mandataria)/AIA Ingénierie/Lucigny Talhouët et associés/J&A Consultants è risultato vincitore del concorso di architettura bandito da LTF-Lyon Turin Ferroviaire.La giuria ha scelto il progetto in quanto ha colto pienamente l’obiettivo del concorso, ovvero di perseguire la più alta qualità progettuale dell’opera, l’integrazione della nuova infrastruttura con il territorio, nonché la valorizzazione nazionale e internazionale del nodo di interscambio. 

Il sindaco di Claviere, Capra


Alla presenza dei vertici istituzionali, dei rappresentanti del territorio, tra cui Gemma Amprino Sindaco di Susa, del mondo accademico e professionale e dei responsabili di LTF, Kuma ha presentato i punti salienti del suo progetto. 

Kengo Kuma presenta il progetto

Effetti speciali


Potevamo stupirvi con effetti speciali, recitava una nota pubblicità. Ebbene, gli effetti speciali, martedì mattina alla presentazione del progetto della Stazione Internazionale di Susa ci sono stati. Capaci di stupire? Chissà. Capaci di convincere gli scettici e di rabbonire i contrari? Presto per dirlo.

Il primo effetto speciale, comunque si chiama costo. Il preventivo della “Porta delle Alpi” è di 48,5 milioni di euro e, assicura Mario Virano, “insieme alla struttura tecnica darà lavoro stabile a 150-200 persone”


Poi c’è la parte ambientale ed estetica. E qui la parola d’ordine è integrazione con il territorio circostante. Ancora Virano: “Il complesso interessa aree compromesse e, alla fine la grande distesa d’asfalto sarà trasformata in una zona verde”. Tradotto: “Non si toccano aree vergini”. E le case minacciate di essere tirate giù? “Abbiamo ulteriormente ridotto l’impatto. Adesso gli edifici interessati sono due: un’unità bifamigliare e un attività commerciale”. Ma a San Giuliano (frazione di Susa) e dintorni non sono poi così convinti.


Sul video scorrono le slides della nuova stazione Un edificio a spirale su un’area di dieci ettari con una vista a 360° sulla Valle. L’architetto giapponese Kengo Kuma che, vincendo la concorrenza di 170 studi e di 49 raggruppamenti. si è aggiudicato il concorso internazionale spiega:

“Ho voluto creare un balcone sul panorama eccezionale delle Alpi E poi, osservando questa valle, sono rimasto colpito dalla bellezza strabiliante dei tetti a lose.
 Così ho cercato trasporre questo elemento, 
rileggendolo in chiave contemporanea”

Tradotto: il tetto della Stazione non potrà essere certo in lose ma nel più prosaico … metallo. 



Domanda delle cento pistole. 


Ma a cosa servirà questa Stazione?


Collocata nel punto di incontro della Torino-Lione con la linea storica sarà collegata alla SS25, alla A32 e alla viabilità locale. Sarà quindi un polo per i passeggeri e per il turismo invernale e per quello storico,artistico, culturale.
Ecco perché per Virano non sarà una cattedrale nel deserto.

L’assessore regionale Bonino


Il modello di esercizio ipotizzato prevede 

– il  servizio internazionale dedicato (fino a 10 treni internazionali al giorno, a 8-10 treni regionali veloci Torino-Lione fino a 8 treni della montagna dall’Italia e dalla Francia nei periodi di punta del turismo). 
– il servizio treni regionali con 40 convogli che collegheranno Susa e Torino. Dalla stazione transiteranno poi treni che fermeranno a Torino Porta Susa oltre ai treni merci e ai convogli dell’autostrada ferroviaria diretta a Orbassano.

Susa a 5 ore da Londra

Con la nuova linea e la nuova stazione, dice Virano, Susa sarà raggiungibile in tempi record da Milano (1 h e 10); Lione (1 h e 10), Parigi (3 h), Londra (5 h), Bruxelles (4 h), Marsiglia (2 h e 10), Barcellona (4 h e 15), Madrid (6 h e 45), Roma (4 ore e 20 più 1 h e 10 da Milano).

Il presidente della Provincia, 

Antonio Saitta


La chance turistica

Ed è su questo che si gioca la chance turistica. I treni turistici e della neve non sono una trovata estemporanea ma, spiega Virano, “ci sono in tutta Europa. E, in Francia, arrivano a ridosso delle stazioni invernali da Londra, Marsiglia, Parigi, Lille”. L’idea? Fare la stessa cosa in valle di Susa e dar vita, insieme alla Francia, a un domain skiable da proporre ai tour operator di tutta Europa. “Il treno sarà la vera alternativa all’aereo. Nell’ultima stagione a Caselle sono sbarcati 102,580 turisti provenienti da Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Svezia, Russia e anche Israele. “Così Susa potrà essere raggiunta dai treni dedicati al turismo, con tracce loro riservate, nei giorni di venerdì, sabato, domenica, da dicembre a marzo. E le principali località turistiche saranno raggiungibili in mezz’ora o poco più”. 

Il sindaco di Torino, Piero Fassino


E i tempi? Orizzonte 2023


“Entro il 9 gennaio sarà pronto il progetto definitivo della Torino-Lione e della stazione di Susa. Poi ci sono i tempi dell’istruttoria per la valutazione di impatto ambientale e per l’approvazione da parte del CIPE (fase che durerà 9 mesi – 1 anno)”. E siamo al 2014. Ma in questo periodo dobbiamo realizzare il raccordo ferroviario tra l’area dell’autoporto e la ferrovia storica in modo che nel 2014, all’apertura dei cantieri, sia utilizzabile per il trasporto e la movimentazione del materiale di scavo che dovrà avvenire via ferrovia e non su strada”. Con l’orizzonte del 2023, anno di entrata in esercizio.

Bruno Andolfatto

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