Senza categoria

Chiomonte, minacce No Tav a ingegneri e operai costretti a fare 70 km in più per raggiungere il posto di lavoro

0 0
Read Time:2 Minute, 12 Second

Stefano Esposito

E’ sempre lui a segnalarlo: Stefano Esposito, parlamentare del Partito Democratico. “Dopo i mesi estivi passati ad attaccare il cantiere usando come base il campeggio abusivo – segnala il parlamentare – ora quel che resta del movimento No Tav ha messo in campo una nuova strategia: intimidire e minacciare i lavoratori del cantiere di Chiomonte”.
Il deputato segnala che da qualche giorno all’imbocco di strada dell’Avanà è stata allestita una baracca abusiva (“loro – precisa – la chiamano presidio”) dove stazionano una decina di persone, che impediscono e minacciano gli operai e i tecnici che tutte le mattine transitano su quella strada per andare a lavorare.
L’ultimo episodio risale a un paio di giorni fa, quando un ingegnere che stava transitando con la sua auto ha riferito di essere stato insultato e minacciato da quattro signori che si coprivano il viso con i fazzoletti No Tav. Conseguenza: la Polizia ha consigliato alle maestranze di evitare la strada dell’Avanà per recarsi al cantiere. Così i dipendenti delle imprese devono fare 70 km in più al giorno per potersi recare al cantiere. “Stiamo parlando di cittadini italiani che devono sobbarcarsi costi aggiuntivi e disagi evidenti per poter svolgere la loro attività”. Tra l’altro il blocco della strada, produce anche l’impossibilità di poter andare a mangiare nel ristorante convenzionato che, trovandosi a Chiomonte, risulta irraggiungibile se non facendo altri 35 km.”
Tutto questo, commenta Esposito, “succede in Val di Susa, in Provincia di Torino, in Italia dove qualche esaltato no tav ritiene di poter impedire il libero transito delle persone, usando minacce e intimidazioni. L’Europa ha abbuttuto le barriere, ma a Chiomonte queste regole non valgono”.

Manifestanti davanti al cantiere di Chiomonte

Un mese fa, Esposito insieme ad altri parlamentari e al consigliere provinciale Pd Antonio Ferrentino, chiese al Ministro Cancellieri di dare un segnale forte; di visitare il cantiere di Chiomonte, per dare un segnale forte e concreto alle forze dell’ordine e alle maestranze che stanno difendendo il diritto dello Stato a realizzare una grande infrastruttura che aiuta e modernizza il nostro Paese. “Il Ministro – aggiunge Esposito – aveva garantito che sarebbe andata, non dubito che intenda mantenere l’impegno preso, per questo le chiedo di farlo in fretta. Non è più tollerabile che un pezzo di territorio italiano venga lasciato in balia di pochi disperati, che usano l’illegalità e la violenza come unico strumento. Non si chieda alla Forze di Polizia di svolgere un ruolo che spetta alle Istituzioni”. Su quanto sta accadendo a Chiomonte, Stefano Esposito ha preannunciato “un’interrogazione urgente al Ministro degli Interni insieme a un intervento alla alla Camera per denunciare questo ennesimo episodio antidemocratico”.

About Post Author

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

One thought on “Chiomonte, minacce No Tav a ingegneri e operai costretti a fare 70 km in più per raggiungere il posto di lavoro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *