Questione di gossip? Saitta: “Non torniamo agli anni ’70”
Non si sa cosa sia: ironia, sarcasmo, umorismo. Certo la “solidarietà alle quattro gomme” dell’auto di Ferrentino espressa dal sito notav.info fa pensare. Da quanto si apprende il proprietario delle quattro gomme e dell’automobile nonché del garage nel quale i soliti ignoti si sono introdotti nella notte tra venerdì e sabato sta meditando sul da farsi. E la questione potrebbe anche essere discussa prima o poi di fronte a qualche toga. Restano i toni, esageratamente accesi. Leggete un po’: “Il Ferre utilizza l’evento per procurarsi un pò di pubblicità… in malafede. Non essendo un sito di gossip non entreremo nel merito della vicenda, ma il marcAntonio in questione sa che non è la vicenda Tav a recargli danno, ma forse le sue vicende personali, come persino gli inquirenti gli hanno detto in passato”. Con il sindaco di S.Antonino che non solo subisce l’intimidazione ma, a questo punto, risulta pure dileggiato e accusato di “cogliere l’occasione per pubblicizzare l’ennesimo convegno che andrebbe deserto”, che spiegherebbe “l’accaduto di un mezzo playboy alla ricerca di pubblicità”; con tanto di “solidarietà alle quattro gomme”.
Fa ridere? Chissà. Certo, qui oltre ai danni c’è pure la beffa. E se non proprio la paura qualcosa che le assomiglia molto. Come testimonia un vicino di casa del sindaco, Enzo Gioberto (assessore a Vaie, esponente del Pd e amico di famiglia dei Ferrentino) che ha voluto rispondere pubblicamente, su facebook, a chi descrive la vicenda con i toni della commedia all’italiana: “Ho incontrato Ferrentino, la moglie e i figli subito dopo i fatti di venerdì notte. Li ho guardati negli occhi e ho visto che erano davvero scossi. Quello che hanno subito non è certo piacevole”. Facile scherzarsi su…. finchè capita agli altri. Così come è facile minimizzare, negare, interpretare secondo logiche di parte. E poi negare la solidarietà; e qui qualcuno si è spinto a distinguere la solidarietà umana da quella politica (basterebbe la solidarietà punto e basta). Comunque sia i fatti di venerdì sono arrivati martedì nell’aula del consiglio provinciale. Che è ritornato sulla questione invitando “il ministro Cancellieri a visitare il cantiere Tav di Chiomonte e a rinforzare il pool di magistrati che si occupa delle indagini sui disordini e sui danneggiamenti causati dalle frange più estremiste del movimento No Tav”. A chiederlo è un ordine del giorno di solidarietà al consigliere provinciale Antonio Ferrentino, “oggetto nei giorni scorsi di un’intimidazione No Tav”. “Di fronte a un linguaggio che ricorda pagine ingiallite del terrorismo anni ’70 – dice il presidente della Provincia Antonio Saitta – occorrono forti gesti simbolici. Il Ministro aveva detto a settembre che avrebbe visitato i cantieri della Tav. L’impegno deve essere mantenuto: venga a rendersi conto della situazione di tensione presente in Valsusa e delle condizioni in cui sono costretti a vivere e lavorare le forze dell’ordine ed alcuni amministratori locali. Non vorrei – ha detto Saitta – che ci ritrovassimo tra un po’ a dover esprimere solidarietà a qualche altro amministratore locale. Non vogliamo essere lasciati soli sul fronte della difesa della legalita’’.
Bruno Andolfatto