Troppi i poliziotti per un convegno Improta (sottosegretario): “Mortificante
“E’ mortificante vedere tanti carabinieri e poliziotti impegnati per proteggere un convegno”. Il confronto organizzato dal Pd sullo sviluppo in Valle di Susa è alla sesta ora. Quella che si fa sentire è la voce del Governo, portata da Guido Improta sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti.
La sala è ancora piena, checché se ne dica, mentre all’esterno rimane un manipolo di contestatori con bandiere e striscioni tenuti d’occhio da un massiccio spiegamento di forze dell’ordine. Manifestanti che fin dal primo mattino, a parole hanno tentato di accedere all’Hotel Ninfa di Avigliana: “per “ascoltare” dicevano. In realtà con l’ intenzione di far fallire l’appuntamento. Magari rinverdendo i fasti della primavera del 2010, quando ad Almese la contestazione impedì a Saitta, Bresso e Morgando di dar vita a un comizio elettorale.
Insomma, il boicottaggio non è riuscito. Il convegno sì, se non altro perché si è svolto. E non è poco, di questi tempi in Valle di Susa.
Certo, la tensione si respirava, fin dalla prima mattinata. Quando un centinaio di manifestanti, con bandiere e striscioni si son dati appuntamento alla rotonda di Ferriera. E che l’intenzione dei No Tav non fosse solo quella di “ascoltare” e di interloquire pacificamente lo dimostra il messaggio che gli anarchici torinesi hanno fatto girare in rete: “I NO Tav non sono stati invitati ma ci saranno lo stesso per suonargliele ben bene a tutti. Arriveranno armati di pentole, coperchi, fischietti”. E visto che di solito ai convegni ci si arma di bloc notes e biro (al massimo di registratore e videocamera) ecco spiegata la massiccia presenza di forze dell’ordine.
Intanto, Antonio Ferrentino e Stefano Esposito avevano già guadagnato l’ingresso del Ninfa Hotel. Verso le 8.45 poliziotti e carabinieri invitavano alcune decine di No Tav che stazionavano nell’area intorno alla sede del convegno ad allontanarsi. Dopo le parole,le forze dell’ordine sono passate ad argomenti più convincenti e hanno spinto fisicamente più lontano le presenze… indesiderate.
Volava qualche spintone e qualche parola grossa. Le proteste e i soliti slogan. Difficoltà, invece, per gli stessi relatori ad accedere alla sala del convegno. Idem per molti che, per davvero, erano interessati ai contenuti della discussione. Allo stesso cronista, a più riprese, è stato chiesto di identificarsi.
Nonostante il clima da stadio più che da seminario di confronto, alla fine relatori e pubblico ce l’hanno fatta. Anche se qualcuno, come Gianluca Pitzianti, ha subito insulti, intimidazioni e qualche sonoro calcione alla sua auto. Mentre un manifestante, che ha insultato il presidente della Provincia Antonio Saitta al suo ingresso nell’area antistante il convegno, è stato identificato dalla Digos e la sua posizione è attualmente al vaglio della Polizia.
Per il resto non si è andati oltre le contestazioni ai relatori e a qualche tentativo di disturbo prontamente rintuzzato. Mentre il traffico intorno ad Avigliana ha “pagato” il tributo per la statale chiusa per ragioni di sicurezza. In serata, a convegno terminato, tutto è tornato tranquillo.
B.