TAV, VINO DEL GHIACCIO e BULLISMO STRAPAESANO
Renzo Pinard, sindaco di Chiomonte |
ll fatto è accaduto. Ma tutti, o quasi tutti – politici, opinion leader e cronisti più o meno coraggiosi – hanno preferito far finta di nulla e voltare la testa dall’altra parte. Eppure qualche giorno fa ignoti vandali se la sono presa con la vigna del sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard, distruggendo il 40% del raccolto delle viti. Il danno, circa 16 mila euro.
Spettabile sig Sindaco Pinard.
Siamo dispiaciuti per il disagio da lei subito , per la parziale distruzione della sua uva del ghiaccio, è stato un gesto inutile e dannoso anche nei confronti della terra e dei suoi frutti. Mi stupisce anche molto che il fatto sia successo in una zona controllata dalle forze dell’ordine, con telecamere e uomini che presidiano il territorio e impediscono anche a noi paesani di transitare in via Avanà .
Per quanto riguarda il danno economico così elevato crediamo non sia neanche paragonabile a quello che lei ha fatto con il signor Prefetto e la lobbies del cemento alla nostra comunità, consentendo il prelievo forzato del sito ed il museo archeologico, la cantina sociale della Comunità Montana, la zona della Clarea con i suoi castagni secolari, dove nonostante l’autostrada, era meta delle passeggiate dei turisti e degli abitanti.
Per questo riteniamo che dovrebbe avere il buon gusto e la dignità di tacere e smetterla di lamentarsi, perché il vero attentato in questo caso lo abbiamo subito noi cittadini e la Costituzione Italiana.
La sua vigna riprodurrà l’uva l’anno prossimo, ma la Clarea non tornerà più come prima.
Con la sua collaborazione lei ha contribuito al debito e noi lo dovremo pagare per tutta la vita, per un’opera dannosa e inutile.
Si fermi a riflettere e si assuma le sue responsabilità!
Distinti saluti
Ha capito “spettabile sindaco”? Zitto e mosca. In piemontese si direbbe “ciapa e porta a cà”. Ci dispiace per l’uva, ma per te nemmeno un po’. Una lettera interessante più per il non scritto che per lo scritto- Per il retropensiero che sottintende e che circola come un virus: “Non è stato nessuno a danneggiare la vigna e se è stato qualcuno non ha poi fatto così male. Anzi non è che il sindaco la vigna se l’è danneggiata lui, scortato dalle truppe d’occupazione e sotto le telecamere stranamente spente per l’occasione?”.
Un retropensiero sgradevole. Che produce un effetto simile a quello di un ripetuto reflusso causato da un piatto pesante mangiato da qualche ora e che proprio non vuol saperne di dissolversi.
Sensazioni che, se si tornasse a ragionare con la testa e non più con la pancia, sparirebbero magicamente. Ma forse in valle serviranno ancora dosi massicce di Citrosodina granulare….