SITAF e APPALTI. Esposito scrive a Lepri. Divampa la polemica nel PARTITO DEMOCRATICO
A proposito di lavori sull’autostrada Torino-Bardonecchia.
Si infuoca la polemica dentro il Partito Democratico dopo la presa di posizione di Antonio Ferrentino e Stefano Esposito
http://brunoandolfatto.blogspot.it/2012/11/a-chi-da-lavoro-la-sitaf.html
sui lavori affidati dalla società della Torino-Bardonecchia.
Sulla vicenda è intervenuto, qualche giorno fa, il consigliere provinciale Stefano Lepri
http://brunoandolfatto.blogspot.it/2012/11/appalti-politici-consorzi.html
Martedì sera Stefano Esposito ha controreplicato con una lettera a Lepri che pubblichiamo di seguito
“Ho letto della tua lettera inviata ai Segretari regionale e provinciale con la quale intervieni, a modo tuo, sulla conferenza stampa che abbiamo fatto Antonio Ferrentino ed io sul tema degli affidamenti della Sitaf. Nel ringraziarti per il giudizio meritorio che hai voluto esprimere sulla nostra iniziativa, ci tengo, però, a segnalare le profonde differenze politiche e culturali che emergono tra la mia impostazione e la tua lettera. Infatti, sono mesi che in più occasioni hai posto il tema di presunti intrecci tra affari e esponenti del Pd, ricorrendo all’abituale metodo dell’insinuazione e del venticello della calunnia. Mi è sempre risultato chiarissimo che da parte tua c’è la volontà di colpire dirigenti come Quagliotti, Gallo, il sottoscritto e altri. Ci tengo ad evidenziare la differenza con te su questo punto; infatti, in occasione della conferenza stampa ho posto un problema di sistema legato all’applicazione della normativa in materia di appalti, e l’ho fatto utilizzando gli strumenti di cui dispone un Parlamentare, ovvero il sindacato ispettivo, e non rivolgendo, invece, la mia attenzione nei confronti di qualcuno in particolare. Nel momento in cui dovessi avere elementi che riguardano l’attività di singoli, siano essi o meno iscritti al Pd, non farei una conferenza stampa ma mi rivolgerei alla Procura della Repubblica e, soprattutto, farei i nomi e i cognomi di coloro che ritengo responsabili senza tanti giri di parole.