Ecco la nuova piazza: é come un anfiteatro. Domenica 23 il taglio del nastro
E’ davvero sorprendente il colpo d’occhio della «nuova » piazza Libertà appena sgomberate le transenne.
Lo si è potuto vedere domenica 23 dicembre, durante l’inaugurazione ufficiale del luogo centrale del paese, restituito finalmente alla popolazione dopo quasi sei mesi di lavori. Inaugurazione avvenuta subito dopo la Messa delle 11, presenti oltre al sindaco Antonio Ferrentino, il vicepresidente della Provincia Gianfranco Porqueddu, il presidente dell’Osservatorio Tecnico sulla Torino-Lione Mario Virano, il consigliere regionale Nino Boeti.
“C’è chi ha criticato questo lavoro giudicandolo esagerato in tempi di crisi – ha detto il sindaco Ferrentino – ma è proprio nei momenti difficili che bisogna aprire i cantieri e dare lavoro, prospettive e speranza”. Ed ecco questa piazza, un anfiteatro di fronte alla chiesa, con uno spazio unico, senza soluzione di continuità con il sagrato. E con pochi parcheggi, solo più 17, e una vasta area pedonale.
“Dopo il restauro del campanile, dopo il rifacimento del lato della chiesa che guarda su via Torino, adesso c’è questa nuova piazza”, ha detto il parroco don Sergio Blandino prima di benedire la nuova piazza. “A questo punto – ha aggiunto – non ci resta che rimettere a posto la facciata della parrocchia. Ne avrebbe proprio bisogno. Solo che adesso dobbiamo fare i conti con i lavori per le nuove sedi per i ragazzi dell’oratorio e per gli scout. Vedremo più avanti”.
E’ l’ing. Fulvio Baietto, progettista e direttore lavori, a spiegare come i materiali siano tutti “locali”, dalle pietre di Bussoleno e di Luserna, ai cubetti di porfido di Traversella. Mentre Domenico Arcidiacono, santantoninese e direttore dell’Agenzia Torino 2006, parla di un “lavoro fatto molto bene”. Giudizio cui si associano anche Mario Virano e Nino Boeti.
Quindi la benedizione, il taglio del nastro, l’inno nazionale eseguito dalla Banda della Filarmonica Santa Cecilia e l’immancabile rinfresco.