Senza categoria

Andrea vola in Kenya per aiutare i bambini. Trascorrerà 3 mesi a Nairobi con la Fondazione AVSI

0 0
Read Time:2 Minute, 43 Second
Andrea Andolfatto, 26 anni

Sul suo profilo Facebook lui la definisce “una bella avventura”. E’ c’è da scommettere che sarà proprio così: Andrea Andolfatto 26 anni, domenica 13 prenderà l’aereo per volare in Kenya dove, con la Fondazione AVSI, seguirà un progetto per le adozioni a distanza che coinvolge più di duemila bambini. Molto conosciuto negli ambienti cattolici valsusini, Andrea si è laureato nel 2012 in Scienze Internazionali all’Università di Torino e questa sarà la sua prima esperienza professionale “coerente” con il suo curriculum di studi. 

“Da qualche anno – racconta Andrea – ho lavorato come educatore nelle scuole primarie di Villar Dora. Qualche mese fa, a novembre, ecco l’opportunità di far coincidere l’esperienza acquisita in campo educativo con la passione per le questioni internazionali: la Fondazione AVSI di Milano mi ha proposto di lavorare per un periodo di tre mesi in Kenya, nell’ambito del progetto di sostegno a distanza. E la cosa che più mi ha colpito di questa Fondazione è il metodo, che basa la cooperazione internazionale non su uno sterile assistenzialismo, ma sull’educazione, mettendo al centro i desideri e le aspirazioni delle persone”

Malpensa, la partenza di Andrea

Ma cosa farai concretamente in Kenya? “Lavorerò come supporto del coordinatore locale. Una delle attività svolte da AVSI in Kenya è quella del progetto del Sostegno a Distanza, che coinvolge più di duemila bambini. Sarò nell’ufficio di Nairobi e mi occuperò dei progetti locali, circa ventisette, mantenere i contatti tra il Kenya e l’Italia e con il finanziatore dei progetti, che in Kenya è USAid, l’ufficio del governo americano per la cooperazione allo sviluppo. La mia attività principale sarà quella di tradurre i documenti prodotti dagli assistenti sociali in loco, le relazioni che descrivono i progressi del bambino o le schede per l’inserimento di nuovi bambini nei progetti di sostegno”.
Ma come funziona il sostegno a  distanza? “Si tratta della scelta di un singolo, di  una coppia o di  un gruppo di persone, di sostenere un bambino nel suo percorso scolastico. Il sostegno è di circa 300 euro all’anno (80 centesimi al giorno) e copre le spese principali per garantire il proseguimento degli studi dell’obbligo. Chi desidera sostenere a distanza un bambino può contattare la sede Avsi in Italia sul sito www.avsi.org. Il percorso si conclude con la fine degli studi secondari”.
Insomma, una bella esperienza per il giovane santantoninese, che lui stesso descrive come “un’opportunità unica di entrare in contatto con il mondo della cooperazione internazionale. La AVSI è una realtà molto seria, che opera da 39 anni ed è presente in 37 paesi del mondo”. Che cosa ti aspetti da questi tre mesi? “Spero sia un terreno di crescita e che mi apra le porte al futuro: anche se i tempi sono difficili e duri, soprattutto per noi giovani, non dobbiamo perdere la speranza. C‘è un posto per ognuno di noi e possiamo tutti contribuire allo sviluppo del mondo in cui viviamo”. Che dire? Buon viaggio Andrea. E teniamoci in contatto, magari attraverso una tua rubrica di corrispondenza dall’Africa. “Perché no? Sarebbe davvero un bel modo per tenere i contatti con l’Italia e la Valle di Susa”.    

About Post Author

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *