Senza categoria

Quelle dimissioni che ci fanno pensare…

0 0
Read Time:5 Minute, 50 Second

“Rifletto, prego, mi domando… In queste ultime ore mi sto interrogando sulle dinamiche che hanno condotto le dimissioni del Santo Padre. Forse è un po’ responsabilità di noi tutti che non lo abbiamo sostenuto sufficientemente con la nostra preghiera ? Chiedo agli amici sacerdoti e religiosi di esprimersi” 
Lo scrive Cinzia sulla bacheca facebook di un giovane sacerdote valsusino.

Già, perché la “notizia del millennio”, quella delle dimissioni del Papa, qualche smarrimento l’ha provocato. E le domande non mancano.  

Tra i fedeli c’è chi prova a dare una risposta, come Claudia che azzarda: 
Credo semplicemente che Benedetto XVI sia inadatto ai “bagni” di folla. Grande teologo e studioso ma patisce, credo, l’essere personaggio pubblico dato in continuazione, e a volte senza pietà, in pasto ai media. Otto anni fa si è fatto Padre di una Chiesa “orfana” di Giovanni Paolo II e con lo stesso amore la lascia oggi in mani che saranno più forti delle sue ma solo perché il tempo è passato in maniera a volte poco gentile. Buon riposo santo Padre, pregheremo ancora per Lei”. 

Se c’è una cosa che in queste ore Joseph Ratzinger, da molti ingiustamente giudicato algido e distaccato,  restituisce al papato è proprio la dimensione umana: come può un vecchio di 86 anni, per quanto attrezzato spiritualmente, sopportare il peso fisico e psicologico di tanti impegni e di tanto stress? 

E se per Elena “la preghiera non è mai troppa né fuori tempo massimo”, Margherita ammette: “Per me è stato un grande colpo, chi lo sa se il prossimo Papa sarà più forte o se si lascierà abbattere dalle difficoltà, sono molto confusa e amareggiata. Antonio alza lo sguardo per dire: “Io non penso alla fragilità dell’uomo che con la Grazia di Dio sarebbe stato sostenuto all’inverosimile, ma piuttosto alla precisa volontà di Dio che in questo momento ha bisogno di un’altra persona a capo della Sua Chiesa”

E i sacerdoti valsusini che cosa dicono?  Don Romeo Zuppa, storico parroco di S.Ambrogio, manda una mail alla redazione dove ammette che 

Don Romeo Zuppa

 “la telefonata di una amica di Alpignano con l’ incredibile notizia delle dimissioni del Papa mi ha colto di sorpresa. Una notizia inaspettata che ha subito suscitato mille  pensieri e sentimenti su questo grande Papa che la Provvidenza ha  inviato in questo tempo così fluido, incerto, di cambiamenti epocali”. Don Romeo ricorda “il Papa Benedetto, la roccia di verità che con le sue catechesi sistematiche ribadiva le verità evangeliche più basilari e oggi da tanti dimenticate e combattute. Il Papa Benedetto,  l’uomo mite e umile che ha   ricordato a tutti  che la ragione e la fede vanno a braccetto. Il Papa, dal sorriso timido che affascina e ti porta ad andare aldilà della sua persona per intravedere la presenza misteriosa di Colui che rappresenta”. Benedetto XVI, scrive don Romeo “è il Papa e l’uomo che con umiltà, chiedendo addirittura scusa pubblicamente per i suoi difetti, si impone alla considerazione del mondo per la sua alta missione magisteriale  compiuta in questi 8 anni di pontificato e per la sua fragile umanità di vegliardo che ha speso tutte le sue energie per guidare la barca di Pietro in mezzo a burrasche e marosi e ora con questo grande gesto di coraggio sembra dire come il  suo divin Maestro: “tutto è compiuto”, appare in tutta la sua grandezza indimenticabile”.

Don Sergio Blandino


Una telefonata a don Sergio Blandino, parroco di S.Antonino, non può mancare. 

Altro che notizia del millennio. Questa è la notizia di due millenni! Certo, mi ha sorpreso, anche sbigottito. Ma è durato un attimo. Poi è sopraggiunto il rispetto per la libertà che quest’uomo ha saputo dimostrare; per l’umiltà nel riconoscere i propri limiti; per il grande amore verso la Chiesa che ha dimostrato. Il suo è il gesto più rivoluzionario, più innovativo che potesse fare. Penso abbia voluto evitare quel che è successo con gli ultimi tempi di Giovanni Paolo II,  il rischio che la Chiesa fosse governata non dal Papa ma da altri. Si sarà detto che “stavolta non deve andare così”. E ha deciso di fare un passo indietro”. E adesso? “Per la prima volta nella storia ci sarà un Papa che, volendo, potrà chiedere un consiglio direttamente al suo predecessore. Non era mai successo prima, anche se son certo che Benedetto XVI si ritirerà in tutta serenità a pregare per la Chiesa. Quel che è avvenuto ci insegna due cose: il primato della preghiera e che la Chiesa non è del Papa ma di Cristo. Forse la figura del Papa nei secoli e negli anni è stata caricata troppo di misticismo. E’ vero: lui è il dolce Cristo in terra, ma pur sempre un uomo scelto tra gli uomini per succedere a Pietro”

E proprio qualche ora dopo la notizia delle dimissioni, don Sergio ha incontrato i bimbi che quest’anno faranno la prima comunione. Ovviamente tutti sapevano già la notizia e le domande non sono mancate. “Ho detto loro che il papa è molto anziano, che ha quasi 86 anni. Pensate a vostri nonni o, in molti casi ai vostri bisnonni. E che debbano lavorare, con giornate che iniziano prestissimo al mattino per finire dopo le otto di sera. Poi immaginate che debbano prendere l’aereo, fare viaggi in Italia, in Europa, nel mondo. Ce la farebbero? Papa Benedetto ha detto: non riesco più a fare bene il Papa, la salute non me lo permette, mi metto da parte e prego perché il nuovo Papa possa farcela”.

Don Antonello Taccori

Anche don Antonello Taccori, parroco a Villar Focchiardo e S.Giorio, racconta di aver raccolto molte domande. “Qualcuno mi ha anche telefonato per saperne di più. Un po’ di smarrimento iniziale c’è stato, ma mi pare che poi la gente abbia capito, abbia superato la delusione e condiviso il gesto di Benedetto XVI. L’età avanza, grazie ai progressi della medicina si vive più a lungo, ma non si può pretendere che impegni grandi come questo gravino sulle fragili spalle di un ultraottantenne. Sì, c’è chi ha detto che Giovanni Paolo II ha resistito a tutto ma non trovo di buon gusto continuare a confrontare i due ultimi papi. Io credo che Benedetto XVI abbia “tirato” finchè ha potuto e che, a un certo punto, non se la è più sentita, che la fatica fosse davvero troppa. A 86 anni ha tutto il diritto di ritirarsi, di riposarsi. Basti pensare che i vescovi “lasciano” a 75 anni e 10 anni in più vogliono dire tanto. Certo adesso bisogna spiegarlo ai fedeli: utilizzerò tutte le occasioni per farlo. A questo punto non resta che avere fiducia di chi in S. Pietro, si dovrà “gestire” questo passaggio inedito per la storia della Chiesa. Affidiamoci allo Spirito Santo: di sicuro farà le cose meglio di quanto noi possiamo immaginare”.

About Post Author

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *