Nella Valle a 5 Stelle chiuderà l’acciaieria?
Sarà pure diventata una valle a… 5 Stelle, ma quel che succede nelle fabbriche ci riporta bruscamente alla realtà , dopo la sbornia elettorale.
Accade a San Didero-Bruzolo dove sorge l’ultimo reperto della grande industria un tempo presente in valle: le Acciaierie Beltrame. I 370 lavoratori sono preoccupati: lo stabilimento rischia di chiudere. Ieri (martedì 26) a Vicenza, nella sede centrale del Gruppo, si riunito il Consiglio di Amministrazione che ha esaminato il futuro dello stabilimento valsusino.
Poco è trapelato, ma dal sindacato giunge una notizia grave: “Non ci sono rassicurazioni”, almeno secondo quanto riferisce Vincenzo Pepe, funzionario Uilm.
Il prossimo incontro con i sindacati sarà il 4 marzo. “La proprietà – spiega Pepe – aveva promesso che non ci sarebbero stati licenziamenti né mobilità e che avrebbero resistito attendendo tempi migliori e il superamento della crisi. Ma dalle notizie che abbiamo non è così e il cambio di rotta avvenuto in un solo mese ci induce alla massima allerta”.
Così i sindacati hanno indetto lo stato di agitazione permanente, che proseguirà oltre le otto ore di sciopero e il picchetto davanti ai cancelli dell’azienda che hanno segnato la giornata di martedì. “I lavoratori italiani della Beltrame hanno già dato; sono stati chiusi gli stabilimenti di Valdossola, Marghera e Val D’Arno – conclude Pepe – e non possiamo correre il rischio che chiuda anche lo stabilimento torinese che occupa 370 lavoratori. Faremo di tutto per tutelare i posti di lavoro”.