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Il ricordo dei 20 partigiani uccisi

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Non si spegne a S.Antonino, il ricordo dei partigiani fucilati nell’ex cimitero del paese, dove oggi ci sono i campi da tennis. Fatti accaduti nel 1944, ma ancora vivo nel ricordo dei sopravvissuti e dei famigliari dei Caduti.
Così il tradizionale ricordo, sabato 11 maggio, è avvenuto in un clima di commozione. Raduno davanti il municipio e poi corteo, sui luoghi dove i partigiani vennero uccisi.
A ricordare i tragici avvenimenti il vicesindaco di S.Antonino Susanna Preacco ed Elisabetta Serra (dell’Anpi di S.Antonino Vaie) che ha letto una lettera di un condannato a morte della Resistenza.
Quindi Alice Pognant della terza elementare di Vaie, ha letto i nomi dei 20 giovani uccisi.
Nel suo intervento, Susanna Preacco ha dato alcune cifre, spesso dimenticate, sulla “resistenza taciuta”.“Su circa 80000 partigiani circa 35.000 erano donne, tra staffette e combattenti. Settantamila le le donne organizzate 4.600 le partigiane arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti; 2.800 deportate nei lager tedeschi; 2.900 le partigiani giustiziate o uccise in combattimento; 19 partigiane decorate con la medaglia d’oro al valor militare. Oggi – ha detto Preacco – ricordiamo anche tutte le persone che sono morte per la libertà morte affinchè noi oggi potessimo essere qui a ricordare quanto sia difficile ricordarci che tutti ci dobbiamo rispetto, tutti dobbiamo difendere la nostra e l’altrui dignità; ricordiamo quelli che ancora oggi nel mondo lottano per i loro diritti che invece dovrebbero essere i più comuni”.

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