Sant’Antonino ritrova la sua vecchia Stazione
Potremmo chiamarla “la stazione ritrovata”. E’ uno dei luoghi storici del paese, tanto che l’Unitre qualche anno fa, volle collocare un pannello sulle origini dell’edificio.
Per i pendolari un tempo era il luogo in cui rifugiarsi in attesa del treno per la città o per le altre località della valle.
Poi un bel giorno le Ferrovie decisero di chiudere tutto, servizi igienici compresi. E di lasciare i viaggiatori ai capricci degli agenti atmosferici. Con una pausa nel periodo delle olimpiadi del 2006, quando
per 15 giorni almeno i servizi igienici, riportati per l’occasione agli onori del mondo, furono rimessi a disposizione degli utenti. Ma fu solo una pausa. Spenti i riflettori dell’evento tutto tornò come prima.
Adesso però la musica dovrebbe cambiare. E la Stazione dovrebbe tornare a svolgere il suo antico ruolo.
Sarà riaperta una delle due sale d’aspetto (apertura automatica al mattino 10 minuti prima del passaggio del primo treno e chiusura, a cura del Comune, dopo il passaggio dell’ultimo treno della sera), mentre l’altra sarà messa a disposizione di un’associazione.
E i servizi igienici? Anche quelli saranno rimessi a disposizione dei cittadini, la cui manutenzione sarà curata dal Comune. Il tutto è frutto di un accordo sottoscritto giovedì 9 maggio tra il Comune di S.Antonino e la Regione Piemonte. Che però, per diventare operativo, dovrà attendere ancora qualche giorno.
Sarà infatti l’assessore ai trasporti Barbara Bonino a tagliare il nastro della ritrovata Stazione Ferroviaria. Ed è probabile che ciò accada negli ultimi giorni di maggio.
Sperando che, con l’occasione, Ferrovie, Regione e Comune vogliano affrontare un altro problema: quello dell’accesso al secondo binario. Che, per chi è anziano o portatore d’handicap, è un’impresa impossibile. Vedere il sottopasso e le scale ripidissime per trovarne la prova.