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Lupi a Chiomonte, opere a Susa

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Maurizio Lupi è il primo ministro della Repubblica ad essersi “avventurato” nel cantiere di Chiomonte. Lo ha fatto, protetto da ingenti misure di sicurezza, nel pomeriggio di giovedì 23 maggio.
L’obiettivo lo ha dichiarato lo stesso ministro qualche ora più tardi, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione: “Testimoniare la vicinanza di tutte le istituzioni ai lavoratori e alle forze dell’ordine; ribadire che lo Stato c’è ed è presente”.
Lupi ha incontrato anche il lavoratore colpito da un lancio di sassi qualche settimana fa mentre stava uscendo dall’autostrada alla guida del suo camion: “Il fatto che un operaio debba rischiare la vita perchè fa il proprio dovere andando tutti i giorni a lavorare per guadagnarsi il pane quotidiano è un pugno allo stomaco del nostro Paese. Non possiamo indietreggiare di un solo millimetro” di fronte a quelli che Lupi definisce senza mezzi termini “delinquenti”.

A fine luglio il tunnel
a 200 metri.
Poi arriva la talpa

Maurizio Lupi parla della Torino-Lione non come di un’opera da iniziare ma come di “un’opera che è già avviata”. La dimostrazione? “Il tunnel di Chiomonte è già stato scavato per 110 metri ed entro fine luglio si arriverà a 200”. Poi toccherà alla talpa, che arriverà nel frattempo, completare i 7 km dello scavo. E, annuncia il ministro, “in uno dei prossimi consigli dei ministri sarà presentato il disegno di legge per la ratifica del trattato internazionale che, presto, arriverà in Parlamento”.

Poi c’é la scadenza del 13 giugno, quando “sarà convocata la conferenza dei servizi per approvare il progetto definitivo del progetto della tratta internazionale, da St. Jean de Maurienne a Bussoleno”. E sono ben 91 i soggetti convocati e chiamati ad esprimersi. Di più. Lupi annuncia che presto il commissario Virano terrà “un incontro con i sindaci dei comuni interessati dalla tratta nazionale della Torino-Lione, da Bussoleno a Settimo. E – annuncia Lupi – ci sarò anch’io”

Il piatto ricco
delle compensazioni

Ma il piatto ricco della giornata sono loro: le compensazioni. “Anche se questa parola non mi piace”, dice il ministro Maurizio Lupi che preferisce parlare di “progetto di valorizzazione del territorio”.
Parole che arrivano al termine della riunione della task force costituita nei giorni scorsi e coordinata da Ercole Incalza, capo della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture, che vede la partecipazione, accanto al ministro, dei Comuni di Susa, Chiomonte e Bussoleno (anche se il sindaco Allasio non ha partecipato  ai primi  incontri), della  Provincia  e della Regione.
L’elenco delle opere riguarda i primi dieci milioni di euro stanziati nel periodo 2013-2014 e 2015 ed è stato predisposto nei primi giorni della settimana dalla task force.
“Si tratta – spiega Lupi – di opere finanziate dallo Stato, dalla Regione Piemonte e, altri casi, dalla Provincia”.
E non si tratta solo di parole, dice il Ministro, “visto che il Cipe si riunisce giovedì 30 maggio per approvarle”.

3 milioni e 770 mila euro per Susa

Il primo elenco di opere che finiranno nel dossier è pronto. E lo divulga, al termine dell’incontro della task force, il presidente della Provincia Antonio Saitta che annuncia l’investimento di 3 milioni e 770 mila euro, di cui 2 milioni e 250 mila finanziati dallo Stato e 1.250 dalla Provincia.
Riguardano tutte la città di Susa. Eccole nel dettaglio:

Costruzione del nuovo ponte sul torrente Cenischia in affiancamento al ponte storico vincolato, lungo la statale 25: 900 mila euro a carico dello Stato
 

Nuovo ponte degli alpini sulla Dora Riparia: 1.250.000 a carico della Provincia
 

Interventi di miglioramento dell’intersezione con la provinciale 241 (ponte degli alpini): 100.000 euro a carico dello Stato.
 

Costruzione percorso pedonale lungo la provinciale 209 di Mompantero: 100 mila euro a carico dello Stato.
 

Adeguamento intersezione di corso Couvert con la SS 25: 170 mila euro a carico dello Stato
Nuova Rotatoria ponte Briancon e rotatoria in corrispondenza dell’intersezione tra la SS 24 e la SP 172 per Meana: 450 mila euro a carico dello Stato.
 

Manutenzione straordinaria e miglioramento energetico del Liceo Classico “Norberto Rosa”: 500 mila euro a carico dello Stato.
 

Adeguamenti idraulici sulla provinciale 24 (ricostruzione manufatto di attraversamento sul rio Scaglione e manutenzione straordinaria manufatto di attraversamento sul rio Roda): 300 mila euro a carico dello Stato

4 milioni e 30 mila euro
per Chiomonte

E per Chiomonte? Nei primi giorni della settimana si sanno anche quelle: 4 milioni e 30 mila eurocosì ripartiti.

Metanizzazione del paese: 2 milioni e 500 mila euro


Trasformatore centralina elettrica: 300 mila euro
 

Paravalange frazione Ramats e dighe in località Berger : 900 mila euro
 

Argine deviatore Località Berger: 330 mila euro
 

Ma per procedere con queste e altre opere, ha dichiarato il presidente della Regione Cota, “è necessario eliminare la tagliola del patto di stabilità che impedisce agli enti locali di procedere con gli investimenti”. E su questo è proprio il ministro Lupi a prottere che “al più presto verrà concessa una deroga al patto di stabilità per i comuni interessati dalla relizzazione di grandi infrastrutture”.

E poi c’è la “zona franca”

Cota però alza il tiro. Perché non basta a un territorio su cui il Tav  arranca a conquistare il consenso della popolazione e  incontra  una diffusa contrarietà. Il toccasana che propone il presidente della Regione si chiama “zona franca”.
Che di per sé non è una proposta nuovissima ma potrebbe voler dire meno tasse per chi abita in valle di Susa, minori costi energetici per le attività produttive (che potrebbero significare il salvataggio dell’Acciaieria Beltrame di San Didero) e altro ancora. Sul tema c’è anche una proposta di legge del senatore Pd Stefano Esposito. Ma Cota vuole che, sulla proposta di legge, ci sia il cappello della Regione: “La presentiamo noi – spiega – insieme a tutti gli  enti e con i parlamentari piemontesi”.
La conferenza stampa finisce qui. Dopo Lupi e Cota non parla nessun altro: né Virano, né Saitta, né Fassino, né la sindaca di Susa Gemma Amprino e neppure il più defilato Enzo Pinard di Chiomonte. Adesso la palla passa al Cipe, che si riunisce oggi, giovedì 30, per approvare l’elenco delle opere.

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