Profumo… di tagli nelle scuole medie di S.Antonino e Borgone
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| L’ex ministro Profumo |
Chi se la ricorda ancora la vicenda della bimba cieca di Borgone non ammessa alla prima media del suo paese a causa della mancanza di spazi adeguati? E la telefonata dell’allora ministro Profumo alla mamma della ragazza più o meno di questo tono: “Non si preoccupi, ci penso io. L’aula può contenere 20 alunni ed è frequentata da 23 studenti, di cui uno gravemente disabile. Ma dirò a preside e sindaco di sdoppiare la prima media”: Detto e fatto, le cose sono andate proprio così.
Anzi, non proprio così.
Perché la “bella figura” rimediata dal (ex) ministro e il martellamento mediatico (piuttosto ingiusto) contro la preside colpevole solo di applicare la legge, ha sì prodotto la creazione di un’altra classe a Borgone. Ma a fronte di un ridimensionamento sostanziale dell’attività didattica.
E’ di questi giorni, infatti, la decisione di quello che un tempo si chiamava “Provveditorato” (e che ora si chiama Usr, Ufficio Scolastico Regionale) di creare, dal prossimo anno, a S.Antonino due prime a tempo prolungato (29 ore settimanali) e una tempo normale (37 ore, mentre fino ad oggi erano tutte e tre a tempo prolungato. E di creare due classi, a Borgone, a tempo normale mentre, fino ad oggi, l’unica classe prima era a tempo prolungato.
Dietro la bella figura quindi si sente un inequivocabile “Profumo…di tagli”, alle ore e agli organici. Con inevitabili disagi sul piano della didattica per gli allievi ma anche della… logistica per le famiglie. Cosa che ha convinto il sindaco di S.Antonino Antonio Ferrentino, d’accordo con quello di Borgone Paolo Alpe, a inviare un telegramma infuocato all’Usr che suona più o meno così: “O ripristinate le classi a tempo prolungato oppure veniamo davanti alla sede del Provveditorato a fare un presidio”.
Per ora i sindaci hanno ottenuto un incontro con l’Usr messo in agenda mercoledì prossimo. Vedremo cosa ne uscirà.
