La tassa sulla Messa
La tassa sulla Messa
Sono le sei del pomeriggio di sabato scorso. C’è la Messa di fine anno degli scout. Parcheggio su via Torino ma mi dimentico di mettere il disco orario. Esco poco dopo le 19 dalla chiesa. E mi trovo una bella sorpresa: 41 euro di multa. Che ci può pure stare, se si applica la legge alla lettera. Certo, questa distrazione (a me come a tanti altri) è costata caruccia. E poi, proprio dopo la Messa, tirare giù qualche santo dal paradiso o cedere al turpiloquio, oltre che inutile. non sarebbe proprio elegante. Anche se, vien da dire, tutta questa severità pare proprio concentrata in poche ore della settimana. Che,, guarda caso, viene esercitata da vigili urbani che non sono soliti solcare le strade santantoninesi, dal momento che vengono “presi in prestito” da altri comuni. Veri e propri fuoriclasse, dal blocchetto facile che fanno da esattori di quella che, data la circostanza, potrebbe essere la novità fiscale dell’anno: la “tassa sulla Messa”. Forse a pensar male si fa peccato (e vorrà dire che sabato prossimo andrò pure a confessarmi, stando però sempre con un occhio all’orologio e al disco orario dell’auto) ma ci si azzecca…
(lettera firmata)