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Unitre, per il 18° anno ripartono corsi e laboratori

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L’inaugurazione dell’anno accademico Unitre

Il diciottesimo anno accademico dell’Unitre è partito nel migliore dei modi: un centinaio di ospiti, un bel concerto dell’arpista Enzo Vacca, una buona dose di orgoglio e bei progetti inanellati sabato 5 ottobre dal trio Comolli, Mortarotti, Del Vecchio rispettivamente presidente, vice presidente e direttore dei corsi. Un ottimo buffet. E tutti contenti. 
La presidente Paola Comolli ha rivendicato i risultati raggiunti e il lavoro del Direttivo , senza trascurare di ringraziare i soci onorari, ordinari, fondatori e tutti i referenti ed iscritti che in questi anni hanno seguito l’associazione. Al centro del breve e significativo discorso, l’attualità sociale con il tema dell’immigrazione e la tragedia di Lampedusa. “Parlo da cittadina italiana, anzi da cittadina dell’Europa e dico, come Papa Francesco: vergogna!. Non certo per le cose fatte dai volontari e dalle istituzioni locali, ma per ciò che non è stato fatto dall’Italia e dall’Europa. Le nostre società stanno sperimentando – faccio ancora mie le parole del Papa – come  mai è avvenuto prima nella storia, processi di mutua interdipendenza e interazione a livello globale che, se comprendono anche elementi problematici o negativi, hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della famiglia umana. 
Ogni persona, del resto, appartiene all’umanità e condivide la speranza di un futuro migliore con l’intera famiglia dei popoli”. Un discorso forte, che non ha trascurato quanto l’Unitre ha realizzato in questo senso: “Penso ai corsi sulle religioni e le culture diverse da noi che da molti anni proponiamo, penso alle iniziative per coinvolgere  le donne mussulmane di Sant’Antonino, penso al corso fatto d’intesa con il CTP sulla Costituzione italiana rivolta agli stranieri”. 
Tre le novità indicate nell’ambito dei progetti culturali.. Anzitutto il progetto “Aghi, fili e racconti” – il censimento delle arti d’ago tradizionali delle Valli di Susa – si avvia finalmente alla conclusione con un libro che sarà presentato la prossima estate. Sono al lavoro ricercatori universitari e studiosi di livello nazionale. Il secondo progetto, anche questo di carattere editoriale, vede la fase conclusiva delle ricerche sulla storia recente di Sant’Antonino. In autunno la pubblicazione di un libro. Più semplice, ma con il probabile coinvolgimento delle scuole, la terza iniziativa: presentare ai turisti e ai santantoninesi, i luoghi e i monumenti significativi del territorio. Una sorta di visita guidata del paese e delle sue frazioni con l’aiuto di qualche brochure e di fotografie. Sempre in questo ambito, saranno rifatti e dunque ricollocati i pannelli storico illustrativi della chiesa parrocchiale e della cappella del Cresto

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