Tra Renzi e Ferrentino botta e risposta sulla scuola

Le scuole primarie

Si rivolge ai sindaci chiamandoli “colleghi”, il neo presidente del Consiglio Matteo Renzi. E mette sul piatto una proposta sull’edilizia scolastica”Nessun ragionamento sarà credibile finché la stabilità delle aule in cui i nostri figli passano tante ore della loro giornata non sarà considerata il cuore dell’azione amministrativa e di governo”. Ed ecco la proposta: “Vi chiedo di scegliere all’interno del vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell’arte.  Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna.
Da “collega” a “collega”, il sindaco di S.Antonino Antonio Ferrentino non si è fatto scappare l’occasione. E ha immediatamente scritto a Matteo Renzi. Per dire che “apprezzo l’iniziativa” ma anche per aggiungere che, proprio a S.Antonino, “siamo intervenuti sui diversi fabbricati e, per ultimo, dobbiamo ristrutturare l’edificio che ospita la scuola primaria”. Per questo “abbiamo recuperato le risorse finanziarie, in parte con un contributo della Regione, in parte con risorse proprie dell’ente e abbiamo preparato il progetto e, il 22 aprile del 2012 abbiamo aggiudicato i lavoro con regolare gara”. 
Tutto a posto quindi? Nemmeno per idea. Perché, ricorda il sindaco, “ci siamo fermati per colpa del patto di stabilità interno. Ed è ormai passato un anno. Gli studenti continuano a utilizzare spazi non accoglienti e non in completa sicurezza per un assurdo vincolo finanziario”. E il paradosso è che i soldi in cassa ci sono, ben 284.750 euro. Ma il disco verde per la spesa no. Cosa risponderà Matteo Renzi? Lo sapremo presto. O almeno si spera.
Bruno Andolfatto