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Oggi a Villar Focchiardo i funerali di Ivan Versino. Ieri sera una fiaccolata per la pace e contro la violenza

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Ivan Versino
Tra qualche ora, alle 15, a Villar Focchiardo, verrà dato l’ultimo saluto a Ivan Versino, il trentacinquenne ucciso a coltellate mercoledì scorso in pieno centro paese a S.Antonino.
Un delitto efferato, che ha sconvolto la vita di due comunità.
Centinaia di persone, domenica sera, si sono riunite alle 20.30 davanti alla chiesa di S.Antonino, per una fiaccolata per la pace e contro la violenza che è passata proprio davanti alla tabaccheria di Ivan, ha attraversato la via centrale del paese per poi girare in via Vignassa e proseguire, lungo la Strada Antica di Francia, fino a Villar Focchiardo. 
La fiaccolata a S.Antonino
Un corteo preceduto da una croce di legno portata da un ragazzo, e animato dalle preghiere e dai canti proposti dal parroco diVillar Focchiardo, don Antonello Taccori. In precedenza, era stato don Sergio Blandino, parroco di S.Antonino, a benedire le fiaccole e i rami d’ulivo.
Proprio don Blandino, nelle omelie della domenica delle Palme, è tornato sul tragico fatto di mercoledì: “Il problema – ha detto – sta nell’assenza di Dio dal cuore dell’uomo. Un’assenza che è all’origine di tragedie come quella che ha colpito le nostre comunità. L’assenza di Dio lascia spazio al “mostro” che sta diventando sempre più ingombrante nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nella società. E questo mostro si chiama anche volontà di vendetta”. Don Blandino si è riferito a qualche frase di troppo, circolata in paese nei giorni scorsi: “Ho sentito qualcuno dire che la famiglia colpita dal delitto, ora deve vendicarsi. Stiamo attenti, perchè non è la violenza a vincere la violenza, semmai la violenza genera altra violenza. Solo l’amore e il perdono possono vincere il male”. Sta in queste parole il senso della marcia di domenica sera, con le fiaccole e i ramoscelli d’ulivo.
La fiaccolata a Villar Focchiardo
A Villar Focchiardo, le finestre ai bordi delle vie erano illuminate dai lumini, da Statue della Madonna di Lourdes e del Rocciamelone. Tutto questo mentre a S:Antonino, nella messa serale delle 20.30, la comunità pregava per Ivan, per la sua famiglia e anche per la famiglia del colpevole del delitto.
Poco dopo le 22 i partecipanti alla fiaccolata sono entrati nella chiesa di Villar Focchiardo, troppo piccola per l’occasione per cui molti sono stati costretti a rimanere all’esterno. “Tanti cuori stasera si sono uniti nella pace – ha detto don Antonello – per dire no alla violenza, no al male, no al tradimento, no a coloro che tramano nel silenzio. Abbiamo voluto dire sì all’Amore, sì a Dio, sì alla fraternità. Abbiamo voluto portare un po’ di luce. E quando abbiamo la tentazione di fare del male a qualcuno, chiediamo a Dio di illuminare la nostra mente e il nostro cuore. E ricordiamoci anche che il male si vince non da soli ma insieme”.

I ragazzi “lanciano” le lanterne
Al termine, sul sagrato della chiesa, alcuni amici del figlio di Ivan Versino hanno voluto lanciare nel cielo le lanterne colorate. Anche questo un segno di luce, per provare a vincere le tenebre di giorni tragici e dolorosi.  

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