Un girotondo di sorrisi con italiani e bielorussi
Un giorno di scuola diverso da tutti gli altri, quello di venerdì 26 settembre, per i ragazzi della cuola media che frequentano le classi 2B, 3A, 3B, 3C.
La mattinata è stata allietata dai sorrisi di un gruppo di bambini provenienti dalle zone della Bielorussia contaminate dopo il disastro nucleare avvenuto nel 1986 a Chernobyl.
La visita è stata preparata da un gruppo di docenti della scuola con il Gruppo Solidarietà Valsusa (GSV) che da alcuni anni ha raccolto il testimone di Legambiente Valsusa nell’organizzazione di brevi soggiorni (un mese, solitamente a settembre) in Valle di Susa per i bimbi tra gli otto e i dodici anni che vivono nelle zone contaminate. Si tratta di soggiorni che coinvolgono una ventina di famiglie valsusine che accolgono nelle loro case i piccoli ospiti stranieri.
“L’Istituto Comprensivo di S.Antonino – spiega il dirigente scolastico Susanna Tittonel – collabora con il GSV da alcuni anni raccogliendo materiale didattico, ospitando una mostra fotografica con le immagini del viaggio di solidarietà del 2013, incontrando i volontari più giovani (dai 12 ai 21 anni) che illustrano con passione ed efficacia ai loro “colleghi” studenti il progetto”. Ed è quanto è avvenuto venerdì 26: gli allievi di quattro classi (2B, 3A, 3B, 3C) hanno potuto conoscere i bimbi russi e bielorussi in soggiorno quest’anno, accogliendoli a scuola e scambiando con loro emozioni, conoscenze, cultura.
“Anche questa iniziativa – commenta Susanna Tittonel – risponde alle finalità delle scuole associate all’ Unesco rete di cui l’Istituto di S.Antonino, con le sue numerose iniziative, è parte attiva”
Il Gruppo Solidarietà per i bimbi di Chernobyl
Durante il soggiorno in Valle, i bambini vengono sottoposti a visite e accertamenti diagnostici (pediatra, dentista, oculista, accertamenti della tiroide) per rilevare eventuali patologie legate alla contaminazione radioattiva cui sono sottoposti. Ciò è possibile grazie all’aiuto di medici volontari e al sostegno di alcune strutture sanitarie.
Inoltre il Gruppo Solidarietà Valsusa, che ha sede a Chiusa San Michele nei locali dell’asilo, organizza esperienze formative utili per il futuro di questi bimbi cche vivono in una terra gravemente depauperata non solo sotto il profilo ambientale e sanitario, ma anche socioeconomico. Così i bimbi vengono accompagnati a scoprire alcuni mestieri e stimolati a imparare cose nuove. Non c’è quindi solo risanamento fisico con cibo più sano e aria (forse) più pulita ma anche attività didattiche la mattina, e poi una settimana in montagna e una al mare, attività fisiche e ricreative, incontri con figure professionali che illustrano e fanno sperimentare i loro mestieri: dal panettiere al mosaicista, dal fabbro al falegname, dall’apicoltore al casaro.
Ogni anno, di solito in concomitanza con il 26 aprile (data dell’incidente di Chernobyl) alcuni volontari del GSV guidati dal presidente Tarcisio Bruno, vanno in Russia e Bielorussia , visitano le famiglie e le scuole dei bimbi che sono venuti in Italia negli anni precedenti, si accertano del loro stato di salute e portano piccoli aiuti. Incontrano le famiglie e i bimbi che verranno in Valle spiegando loro come si svolgerà il soggiorno e rassicurando genitori e piccoli rispetto all’avventura che li aspetta.
Tutta l’attività del GSV è basata sul volontariato e il soggiorno dei bambini (volo, documenti, costi medici e strutture) viene interamente finanziato attraverso iniziative di solidarietà: cene offerte presso i locali dell’asilo, mercatini di Natale, banchetti di fiori in primavera, concerti, mostre fotografiche, spettacoli teatrali. Molto importante in questo senso diventa l’incontro tra il gruppo e le scuole, dove i ragazzi italiani possono, dal confronto e dalla testimonianza dei volontari, apprendere direttamente il senso di valori quali la solidarietà e la cooperazione.
B.And.
Per info:
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