Saitta a S.Antonino il 6 febbraio. Tema: l’ospedale di Susa

Antonio Saitta

Verrà a S.Antonino venerdì 6 febbraio, l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta. per incontrare i sindaci della Valle di Susa. Ad organizzare l’incontro Antonio Ferrentino, già sindaco del paese e consigliere regionale Pd.

Antonio Ferrentino e Sergio Chiamparino

“La questione sanità in valle di Susa – commenta Ferrentino – non può essere slegata dalla questione sanità in Piemonte che, in Regione, deve spendere dentro gli 8 miliardi di spesa annua, pena il dissesto. Il punto è che ne spendeva dai 300 ai 500 milioni in più”.

E quindi? “Questo è il motivo della delibera della Giunta Regionale sulla riorganizzazione degli ospedali, che però avrà i suoi effetti dall’inizio del 2016”.

Intanto cosa succede? “Che si è aperta una trattativa tra i territori e la Regione. Lo spazio per cambiare alcune scelte c’è tutto. Basta parlarsi e dialogare”.

Rimane il fatto che il punto nascite di Susa chiude. “Quello è un punto fermo che ha a che fare con la sicurezza delle donne e dei nascituri. E poi lo dicono le cifre: al Sant’Anna si fanno 7500 parti all’anno, a Susa se va bene 140-150. I numeri sono questi. E vorrà dire qualcosa se anche in Val di Susa ci sono ginecologi che sconsigliano alle donne di partorire a Susa”.

E quindi che ne sarà dell’ospedale di Susa? “Ha tutte le carte in regola per avere un pronto soccorso (sia pure di primo livello) e una traumatologia degne di un ospedale che ha alle spalle uno dei più grandi comprensori sciistici del mondo. E poi deve avere un reparto di medicina su misura per un ospedale di territorio”.

Ma queste cose ci sono già. “Il punto non è che ci siano ma come possono venire potenziate e qualificate”. 
Perché Saitta il 6 febbraio verrà a S.Antonino e non a Bussoleno come hanno chiesto i sindaci di Susa e di Avigliana Plano e Patrizio? “Preciso che l’incontro del 6 non è un’iniziativa di partito, ma un appuntamento istituzionale che ho messo in piedi come consigliere regionale. Registro poi, che in questi mesi, non sono mai stato interpellato una sola volta dal presidente dell’Unione dei Comuni che, evidentemente, ha privilegiato altri interlocutori. Saitta mi ha chiesto di individuare una sede per l’incontro e il sindaco di S.Antonino ha offerto la sua disponibilità a trovarla. Tutto qua”.