Quella di S.Antonino è una buona scuola, anzi ottima. Parola di sindaci
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Ragazzi delle medie di S.Antonino in scena per la Giornata della Memoria |
Attacco al quale, in queste ore, replicano sindaci e assessori all’istruzione ed alla Cultura dei Comuni di Borgone, San Didero, Sant’Antonino, Vaie e Villar Focchiardo.
“Non abbiamo scritto ai genitori con l’infido intento di forzarli – replicano gli amministratori dei cinque comuni – ma piuttosto perché abbiamo gli elementi per essere certi che le scuole del territorio hanno molte elevate eccellenze, che riteniamo vadano portate a conoscenza. Tutto questo per il rispetto degli alunni che formano le classi, con la stima e l’orgoglio per gli insegnanti che si adoperano per il loro sapere e per il Dirigente, che sulle scuole di questo Istituto ha saputo investire, facendo di esse piccole grandi scuole di montagna”.
Sul resto, proseguono, bastano “poche puntualizzazioni senza con ciò voler proseguire su un livello di sterile polemica cui siamo disinteressati, e che non riteniamo utile per il buon andamento della scuola”.
Gli amministratori fanno notare come chi ha firmato la lettera parli della Scuola Media di S.Antonino come di una “realtà conosciuta in valle, di passaparola etc””. E’ proprio questo “stile” che, secondo i sindaci non funziona, perché “fa facile ricorso a dati non oggettivi, magari situati al livello di maldicenze, pettegolezzi, chiacchiericci”.
“Ci pare – si legge nella replica degli amministratori – che in questa Italia, in cui la cultura ha perso valore ed importanza, molti si sentano sempre all’altezza di insegnare a chi lavora nella scuola il “come si fa”. Passi invece per i buoni consigli agli amministratori comunali, che è vero che non sono professionisti e magari, secondo l’opinione di qualcuno, non sanno bene ciò che fanno, e si permettono pure di scrivere perché credono all’importanza della scuola”.
L’attacco alla media di S.Antonino, riguarda poi quella che viene definita “la chimera dei viaggi studio, accessibili esclusivamente ad alunni di buona famiglia, con voti ottimi”, La replica dei sindaci e degli assessori è diretta: “Ai viaggi studio hanno partecipato gli studenti più meritevoli, e non figli di famiglie economicamente avvantaggiate”. Ragazzi di “buona famiglia”? “Sicuramente sì…” se questa espressione viene intesa “nell’accezione più alta”, che è quella di famiglie che “educano a valori positivi i propri figli”. E’ successo, in alcuni casi – scrivono i sindaci – che “non avendo la famiglia dello studente i mezzi economici per affrontare il viaggio, il Comune di residenza se ne sia accollato in parte la quota di partecipazione”. Una decisione che di solito “viene presa con una certa discrezione…”
Altro obiettivo degli strali: il laboratorio di robotica; che, secondo la lettera “toglie tempo e forze” agli allievi. Ecco la replica dei sindaci: “Non crediamo proprio che la partecipazione al progetto di robotica sia stata causa di insufficiente tempo dedicato allo studio, essendo di per sé attività di studio interdisciplinare. Comunque, in un mero computo orario e senza neanche riaffermare l’importanza del valore educativo del progetto, al peggio certo non ha sottratto più tempo dei molti impegni extrascolastici che oggi giustamente i ragazzi hanno”.
C’è poi sull’annosa questione del “turn over dei docenti” che però, dicono sindaci e assessori “è un male della scuola italiana, causato in generale da non buone leggi”, e che non “è una peculiarità di questo o quell’Istituto”.
Per il resto, ribadiscono i sindaci e gli assessori dei cinque comuni del Comprensivo, “non ci resta che ribadire, con ragionata convinzione nonostante gli opposti consigli dispensatici, tutto quanto espresso in merito alla qualità dell’offerta formativa delle scuole del nostro Istituto comprensivo. Alla quale con entusiasmo vogliamo continuare a contribuire per ogni aspetto di nostra competenza”.