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Punto nascite di Susa. 200 parti “persi” nel giro di 7 anni: come è potuto accadere?

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“Ma com’è possibile che dai 460 parti avvenuti negli anni 2008-2009, il punto nascite di Susa sia precipitato a 140 parti negli ultimi anni?”. Nazareno Maiolo, tra gli attivisti più impegnati nella difesa del reparto che la Regione vuole tagliare, non è per niente convinto delle spiegazioni e delle motivazioni fornite da Antonio Saitta.

Nazareno Maiolo
Ed ecco che la discussione, venerdì sera nella palestra di S.Antonino si accende: “Se questo è avvenuto – rincara Maiolo – è perché qualcuno ha fatto male il suo lavoro o perché ci sono state scelte precise per dirottare le partorienti verso gli altri ospedali”. Maiolo poi la butta sul piano politico. “Con che faccia il Pd si presenta qui a dire che il punto nascite va chiuso quando nel 2012 diceva che la decisione di sopprimerlo sarebbe stato uno scempio?”. Replica di Ferrentino: “Questa domanda la deve girare agli organismi del Partito Democratico. Questa è una riunione istituzionale, con un assessore, alcuni consiglieri regionali e i sindaci”.

Poi interviene Stefania Batzella, consigliere regionale 5 Stelle, ed è il solito fiume in piena: “Faremo

Batzella e Ferrentino

ricorso al Tar perché la delibera è illegittima. L’ha votata la Giunta, invece doveva essere discussa in consiglio dove difficilmente sarebbe passata. Sono stati violati la Costituzione Italiana e il Regolamento del Consiglio Regionale”. Batzella poi parla di “delibera scellerata, basata su tagli lineari, tanto che Susa non sarà ospedale di territorio ma di area disagiata” e attacca il direttore generale dell’Asl Gaetano Cosenza: “Lei dovrebbe vergognarsi a stare seduto là dietro”. Cosenza non batte ciglio e sorride. Antonio Ferrentino, invece, interrompe Batzella e le toglie il microfono: “Se vuoi fare un comizio politico vai da un’altra parte; ed esprimiti in modo corretto ed educato”. Batzella riprende e chiude: “Chiedo al direttore dell’Asl come mai le partorienti al punto nascite di Susa sono diminuite del 70 per cento e come mai continua ad esserci una cronica mancanza di personale”.

Anche per il sindaco di Oulx Paolo De Marchis “vanno capiti i motivi per cui qualcuno, in questi anni, ha ridimensionato il punto nascite di Susa fino a portarlo alla chiusura”.

Paolo De Marchis

Ma adesso, prosegue, “va aperta la partita sulla sanità territoriale e sul socio assistenziale, materie su cui mi aspetto risposte forti e differenti per l’alta valle di Susa e per i territori montani”.

Per Nino Boeti, consigliere regionale, “se in valle di Susa nascono 700 bambini all’anno, non c’è nessun automatismo che può imporre alle madri di andare a partorire a Susa. In campo c’è la libera scelta delle persone che, spesso, viene condizionata dal rapporto con il ginecologo”.

Gaetano Cosenza, direttore dell’Asl: “Nel 2008 il punto nascite di

Gaetano Cosenza

Susa ha avuto il picco di parti. Ma quando sono diventato direttore io, nel 2012, i numeri erano già in calo. Allora riuscimmo, per il rotto della cuffia, a impedirne la chiusura. Ma i numeri di oggi non lo consentono più”.

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