I grillini bacchettano Plano e i sindaci valsusini: “Sull’ospedale tradite i cittadini”
Read Time:1 Minute, 33 Second
Alla fine i sindaci della Valle di Susa, probabilmente, faranno marcia indietro e non presenteranno il ricorso annunciato contro la delibera della Giunta Regionale per la razionalizzazione degli ospedali.
Il rischio che il Tar non solo non accolta le richieste dei sindaci ma, addirittura, ridimensioni ulteriormente l’ospedale di Susa fa paura. A questo punto, si sono detti i primi cittadini, meglio trangugiare il rospo della chiusura del punto nascite e difendere il futuro del nosocomio segusino.
Scelta che, però, manda su tutte le furie i grillini che, in un comunicato del gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, bacchettano Plano ed i sindaci e li accusano di tradire “i cittadini della Valle di Susa abbandonando l’ipotesi del ricorso al Tar contro la delibera di riorganizzazione ospedaliera che declassa l’ospedale di Susa e taglia i posti letto. Evidentemente – commentano i consiglieri pentastellati – ancora una volta prevalgono le logiche di partito, gli ordini di scuderia ed i “ricatti istituzionali”.
“Il dietrofront degli amministratori locali – si legge nel comunicato – assume contorni inquietanti anche alla luce dell’aut aut del presidente Chiamparino che, poco tempo fa, aveva intimato ai sindaci di desistere dal ricorrere alla giustizia amministrativa pena ulteriori tagli e la chiusura del dialogo. Un diktat antidemocratico al quale i primi cittadini sembrano essersi piegati”.
Per i grillini non c’è spazio per il dialogo con i vertici regionali. Così, dicono, “la trattativa politica che si vorrebbe intavolare con la Regione è uno specchietto per le allodole. Se la Giunta avesse avuto reali intenzioni di salvare i servizi dell’ospedale di Susa l’avrebbe già scritto, nero su bianco, sulla nuova delibera di rivisitazione della rete ospedaliera”.
Constatazione finale dei grillini: “Spiace constatare che a livello istituzionale solo i consiglieri del Movimento 5 Stelle stanno difendendo, con i fatti, il presidio di Susa (TO) attraverso il ricorso al Tar presentato contro la delibera “Sfascia ospedali”.