Sottopasso con i fondi Tav, referendum tra i cittadini?
E’ una storia infinita quella dei sovrappassi e dei sottopassi costruiti in bassa valle di Susa e della soppressione dei passaggi a livello lungo la linea ferroviaria Torino-Bardonecchia. A far discutere, da qualche mese, è l’interruzione del comodo collegamento stradale tra la frazione borgonese di San Valeriano e l’abitato di S.Antonino, avvenuta con la soppressione delle sbarre in via Abegg e l’apertura del sottopasso a fianco del cimitero di S.Antonino.
La soluzione logica sarebbe stata quella di realizzare un sottopasso ciclopedonale al posto del passaggio a livello soppresso. Ma una storica diatriba tra i Comuni di San Didero e di Borgone ha impedito, a suo tempo, che l’opera venisse messa in programma. E oggi, di fronte alle sollecitazioni della popolazione e dei sindaci di Borgone e S.Antonino, le Ferrovie rispondono: “Il sottopasso non si può fare perché mancano i soldi”.
A poco sono serviti gli incontri in Prefettura (l’ultimo lè datato 9 aprile) e i sopralluoghi dei tecnici delle Ferrovie e dei Comuni lungo i binari. La solfa è sempre quella: euro a disposizione non ce ne sono. E l’unica via percorribile per realizzare l’opera, a detta delle stesse ferrovie, è quella di ricorrere alle compensazioni della Torino-Lione. Una prospettiva che non scandalizza gli amministratori di Sant’Antonino ma che fa saltare la mosca al naso a Paolo Alpe, sindaco di Borgone, vicino al centro destra ma di recente divenuto fiero No Tav.
Ed è stato proprio Paolo Alpe, durante l’incontro in Prefettura del 9 aprile a chiedere alle Ferrovie di formalizzare, attraverso uno scritto, la mancanza dei fondi necessari per costruire il sottopasso così da poter chiedere ai cittadini, attraverso una consultazione, se siano o no d’accordo a utilizzare le compensazioni Tav per costruirlo.
Il primo passaggio di questa consultazione interesserà proprio gli abitanti di San Valeriano con un’assemblea da tenersi nei prossimi giorni. Anche se l’opera non interesserà solo i cittadini borgonesi, visto che il passaggio a livello soppresso e l’eventuale sottopasso sono sul territorio di S.Antonino.
“Si potrebbe fare un referendum – dice il sindaco di S.Antonino Susanna Preacco – che però dovrebbe coinvolgere, insieme a quelli di Borgone, anche i cittadini santantoninesi”.