Compensazioni…. diamo i numeri (giusti)
Ma questo giornalista dà i numeri? Parlando dei “soldi maledetti” delle compensazioni Tav Torino-Lione può capitare. Ed è successo questa settimana su La Valsusa. Nel pezzo di apertura (scritto da me) sono saltati tre zeri. Proprio così: 000. E i 3 milioni e 900 mila euro di soldi attesi a Susa per le opere compensative sono diventati 3.900; scritti in lettere come in un assegno, tremilanovecentoeuro. La differenza c’è, eccome. E il refuso pure.
Gli immancabili maestri con la matita rossaeblu non hanno mancato di sottolinearlo e di dare sfogo alle loro libere e legittime ironie. E hanno fatto bene a farlo, visto che l’errore c’è. Innegabile.
Il giornalista prende e porta a casa. Del resto, ha bene in mente la lezione del grande scrittore e giornalista Giorgio Calcagno: i giornalisti – sosteneva – dovrebbero passare il tempo a rileggere i loro pezzi per vergognarsi degli errori in cui incorrono.
Un esercizio di umiltà che chi scrive è solito fare andando probabilmente controcorrente in una categoria dove, invece, abbondano gli infallibili, i “so tutto io”, dove il ritenersi bocche della verità va per la maggiore, dove la firma in calce al pezzo vale più della consistenza (o dell’inconsistenza) di ciò che si racconta. Succede ogni giorno, anche in valle di Susa, nelle zone del “più bel mestiere del mondo”.
Quanto al merito dell’argomento, vale la pena riportare le cose come stanno.
E allora, visto che ci siamo, diamo i numeri, riportando di seguito tale e quale, la tabella della delibera del Cipe pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale. E anche, perchè no, l’articolo con tutti gli zeri messi a posto…..