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“Siamo il primo Comune con la tariffa puntuale”, parola di sindaco

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Susanna Preacco, sindaco

Tariffa puntuale sui rifiuti? Siamo stati i primi ad averla non solo studiata ma realizzata”. A dirlo è Susanna Preacco, sindaco di S.Antonino. Correva l’anno 2012, mese di gennaio, quando i Comuni di S.Antonino, Susa, Condove, Almese, Bussoleno, Vaie e Mompantero si incontrarono creare la tariffa puntale. Ma di che cosa si tratta? Di superare il vecchio modello che calcolava la tassa rifiuti sulla sola base dei metri quadrati, aggiungendo altri due parametri: il numero degli occupanti l’abitazione e la quantità di rifiuti effettivamente prodotti. E poi, che cosa è successo? “Che siamo partiti in sette (Comuni) ma la tariffa puntuale, fino ad oggi, l’abbiamo condotta in porto solo noi, tanto che funziona dal 2014”. E gli altri Comuni? “Hanno interrotto il cammino intrapreso e si sono fermati per strada”. Una strada, aggiunge Preacco, “che per noi è stata piuttosto lunga e faticosa, fatta di centinaia di ore di lavoro, di simulazioni tariffarie, di incontri con i cittadini per la maggior condivisione possibile”.

Così oggi il primo cittadino di S.Antonino ha un po’ il dente avvelenato per via di un comunicato stampa di Legambiente che cita i Comuni pronti a partire con la tariffa puntuale senza fare alcun accenno a S.Antonino, che la applica ormai da due anni. Preacco non dimentica e ricorda “i commenti ironici, espressi a “porte chiuse” nei nostri confronti da parte di alcuni Comuni valsusini oggi in prima fila nel voler partire con la tariffa puntuale“.

Legambiente replica che “un comunicato stampa deve essere breve e non può essere esaustivo. E poi S.Antonino non è l’unico comune a non essere citato”.

Sarà, ma Preacco insiste, si toglie un po’ di sassolini dalla scarpa e fa alcuni esempi di “pratiche virtuose” attuate a S.Antonino come “la pulizia dell’area Mercatale: siamo l’unico Comune (a parte Druento che non si trova in Valsusa) che la fa realizzare dai “mercandin”, senza costi aggiunti e, anzi con un risparmio di circa 10 mila euro l’anno. So che c’è un altro Comune valsusino che fa la differenziata al mercato ma la paga l’amministrazione stessa, con costi notevoli”. Ancora: “Sulla raccolta pannoloni, siamo l’unico Comune valsusino ad aver commissionato all’Asl un monitoraggio per avere numeri più certi possibile per partire con il percorso previsto” mentre sull’organico “abbiamo posizionato la prima compostiera collettiva attingendo anche a finanziamenti regionali proprio perché era sperimentale”.Bruno Andolfatto

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