Tgv bloccato in valle di Susa: sabotaggio?
I soccorsi ai passeggeri (foto dal sito della Croce Rossa di Susa) |
Potrebbe essere stato un sabotaggio lunedì 20 luglio a fermare la corsa del Tgv sui binari valsusini, nel pomeriggio di lunedì, tra le stazioni di Chiomonte e Meana.
Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. E non manca chi, nemmeno tanto velatamente, mette in relazione l’episodio con le proteste riprese in questi giorni contro l’alta velocità.
Così è il senatore del Pd Stefano Esposito a scrivere su twitter: “Il Tgv bloccato in valle di Susa ha avuto davvero un guasto oppure qualche stupido ci ha messo del suo?”.
Ipotesi che i militanti del movimento No Tav respingono facendo anche ricorso all’ironia: “Ieri – scrive un militante su Facebook – si scherzava dicendo ora daranno la colpa ai no tav. Semplicemente potrebbero ammettere che non sanno gestire un treno”.
In ogni caso, fin dalle ore successive ai fatti, la polizia ferroviaria e la Digos hanno iniziato ad effettuare accertamenti sul guasto. Secondo le Ferrovie si è trattato di un problema al pantografo, che ha danneggiato i cavi della linea aerea.
Le indagini, a cui partecipa anche la scientifica, sono volte a scoprire che cosa abbia provocato l’anomalia.
I magistrati piemontesi potrebbero contestare il reato di “Pericolo di disastro ferroviario causato da danneggiamento” (articolo 431 del codice penale) ipotizzando che il guasto possa essere stato provocato da un lancio di pietre
Erano le 16 quando il treno veloce, privo di corrente era costretto a fermarsi. A bordo del treno circa 300 persone rimaste per quattro ore intrappolate nel convoglio sotto il sole, senza aria condizionata.
Sul posto, visto il gran caldo di questo periodo, sono intervenuti i sanitari del 118 e i volontari della Croce Rossa che hanno portato acqua e generi di prima necessità.
Proprio la lunga attesa e il caldo hanno provocato alcuni episodi di panico tra i viaggiatori. Non sono mancate le proteste per le scarse riserve del vagone ristorante. Qualche vetro è stato mandato in frantumi per far entrare un po’ d’aria nel treno.
Intanto, sulla linea Torino il traffico ferroviario procedeva su un solo binario. Tre ore dopo, verso le 19, il convoglio è stato trainato con un locomotore diesel che avrebbe dovuto fermarsi alla stazione di Bussoleno.
Ma, a causa di un guasto all’impianto frenante, il convoglio è arrivato alle porte della stazione di Bruzolo.
Qui sono intervenuti i tecnici delle Ferrovie che hanno fatto scendere i passeggeri che poi, verso le 20, sono stati invitati a salire su alcuni autobus messi a disposizione da Trenitalia che li hanno portati, con parecchie ore di ritardo, alle loro destinazioni.