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Bombe d’acqua dopo l’afa sconquassano la Valsusa

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I soccorsi a Bar Cenisio (foto dal sito della Croce Rossa di Susa)

L’ondata di caldo record durata diverse settimane – con l’afa ai limiti della sopportabilità e temperature che hanno superato i 30 gradi – ha lasciato il posto, nel mese di agosto, ad alcune precipitazioni violente che hanno causato i soliti guai. 

A Novalesa, l’8 e il 9 agosto, i fortissimi temporali hanno causato una vera e propria “colata” di fango dalla montagna del Rocciamelone, trasportata dal rio Mardarello . Problemi anche sul rio Claretto che ha visto aumentare di molto la portata d’acqua. “Le forti precipitazioni – spiega il sindaco di Novalesa Tullio Faletti – hanno creato qualche problema anche sul sentiero che sale verso la vetta del Rocciamelone che, però, è stato subito ripristinato. E per fortuna – aggiunge Faletti – il temporale è arrivato il giorno dopo la Red Bull, la corsa che ha visto accorrere atleti professionisti e amatori alle pendici della montagna per affrontare l’ascesa alla vetta del_Rocciamelone, a 3538 metri di altezza”. Proprio in questi giorni, intanto, sono partite le operazioni per il disalveo dei torrenti e la rimozione di circa 60 mila metri cubi di fango sull’alveo dei torrenti. “Lavori resi possibili – precisa Faletti – grazie alla Città Metropolitana che ha messo a disposizione i mezzi facendo così risparmiare alle casse comunali circa 50 mila euro”. 
Ancora temporali nel pomeriggio di venerdì 14 agosto. 
Particolarmente colpita la frazione Bar Cenisio sul territorio comunale di Venaus. La borgata è rimasta isolata a causa di un ponte ostruito dalla piena del Rio Bar: per precauzione sono state evacuate alcune persone, accompagnate dai soccorritori in un rifugio della zona. L’allarme maltempo è cessato nella tarda serata.
L’emergenza ha riguardato la località Fondo Bar, sul confine francese del valico del Moncenisio, dove sette persone in vacanza alloggiavano in alcune abitazioni di montagna a circa 2000 metri d’altezza. Le autorità hanno deciso di farle allontanare quando l’ingrossamento del rio Bar ha seriamente minacciato di portar via un ponte che collega queste abitazioni con la frazione sottostante. “Le persone sono state evacuate solo per precauzione”, spiega il sindaco di Venaus Nilo Durbiano. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, i carabinieri, la Protezione civile e la Croce rossa ( con 20 operatori dei Comitati Locali di Susa e Villardora, due pulmini trasporto persone, un fuoristrada, un’ambulanza di soccorso e un furgone logistico polisoccorso.), mentre una ruspa ha lavorato fino a sera per rimuovere pietre e detriti e far scorrere il torrente sotto il ponte a rischio.
Allagamenti si sono verificati anche a Sant’Antonino (clicca qui).

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