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Tav. La sindrome della trivella colpisce ancora. Intanto a Caprie…

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C’è una trivella a Ferriera. Il tam tam del movimento No Tav inizia martedì mattina, 22 settembre. E la trivella, per un sondaggio, in effetti c’è. Sui siti del movimento parte la chiamata ai militanti per una “passeggiata” alle 21, con partenza dal cimitero di Avigliana verso il luogo del sondaggio che, secondo i No Tav sono “legati al Tav Torino Lione, per la nuova stazione di Buttigliera, regalo di RFI come compensazione al sindaco Si Tav”. “Siamo di fronte a una vera e propria sindrome della trivella – fa sapere il presidente dell’Osservatorio Torino-Lione Paolo Foietta – perché il sondaggio riguarda la nuova fermata del Servizio Metropolitano Feroviario di Ferriera, un’opera utile ai cittadini, ai pendolari, ai lavoratori delle valli di Susa e Sangone. Certo, è legata alla Torino-Lione, ma verrà realizzata prima della nuova linea e mi risulta che abbia ottenuto il consenso di tutto il consiglio comunale di Buttigliera Alta”.
In ogni caso, alla sera, un centinaio di militanti No Tav si sono trovati ad Avigliana per incamminarsi a piedi lungo la strada che, dal cimitero, costeggia la ferrovia fino a Ferriera. Ma, sorpresa, non hanno trovato nulla. Il motivo lo spiega ancora Foietta: “I lavori per il sondaggio erano già terminati qualche ora prima, alle 18,  perché la roccia,  prevista a 40 metri, è individuata a 32 metri. Sondaggio finito e perforatrice smontata”.  Con i No Tav che si sono trovati senza… bersaglio, almeno per questa volta.
Intanto, in bassa valle è la cava di Caprie  a far discutere. E’ la consigliera regionale del Movimento 5Stelle Francesca Frediani a far notare che “sarà messa a disposizione come deposito smarino del Tav in cambio di una rotonda, peraltro già dovuta, al comune valsusino”. “Un pessimo scambio”, commenta la penta stellata che aggiunte: “Fino ad ora l’amministrazione comunale non ha dato adeguato risalto alla notizia, ma tutto è scritto nero su bianco sulla delibera del Cipe del febbraio 2015, con cui è stato approvato il progetto definitivo. La cava al termine della sua attività è destinata al ripristino ambientale ed è raggiungibile da Susa via treno attraverso una breve connessione ferroviaria, attualmente dismessa. Il tratto ferroviario recentemente è stato oggetto di interventi di sistemazione che hanno attirato l’attenzione dei cittadini”. Il sito di Caprie  viene indicato come deposito insieme a quello di Torrazza Piemonte.
Duro il commento di Frediani: “Chi baratta la salute dei cittadini in cambio di interventi di messa in sicurezza già dovuti? Per quale motivo l’amministrazione di Caprie non ha dato adeguata informazione a riguardo? E l’amministrazione della vicina Condove è stata informata? A questi interrogativi pretendiamo risposte esaustive”.
B.An

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