Alta Velocità, il tavolo tra Delrio, Foietta e i sindaci si allontana
Disponibili a confrontarci col Governo (e col commissario della Torino-Lione, Paolo Foietta) purchè si parli anche, anzi solo, della cosiddetta “opzione zero”. E’ il senso della lettera che il presidente dell’Unione Montana dei Comuni della bassa valle (e sindaco di Susa) Sandro Plano ha inviato venerdì 5 febbraio al Ministro Graziano Delrio e al Commissario Paolo Foietta.
Per Plano già nel “primo quaderno dell’Osservatorio erano emersi dati che dimostravano l’inutilità dell’opera”. Da allora, aggiunge il presidente dell’Unione Montana, “la situazione economica del Paese è peggiorata, è diminuita la necessità di trasporto di merci e passeggeri e non si scorgono, nel medio termine, scenari tali da giustificare un investimento così oneroso per le finanze dello Stato”. Plano così rilancia “la validità dell’opzione zero” e “chiede un confronto tra tecnici, presieduto da una persona super partes, trasmesso in streaming” per parlare “non di compensazioni e tracciati”, ma per “avviare un’operazione “verità” sulle effettive necessità del trasporto, sull’attualità del progetto e sulla sua sostenibilità economica”.
Che cosa risponderà il Governo? Giovedì 11 febbraio, il Ministro Delrio è rientrato da un viaggio in Iran e, sulla sua scrivania, insieme a tante altre questioni, ha trovato anche la lettera di Sandro Plano. Nei giorni precedenti il commissario Foietta era a Roma per incontrare la struttura tecnica del ministero delle infrastrutture.
Probabile che, nel giro di qualche giorno, una risposta governativa arrivi sui tavoli dell’Unione Montana così come, dal Ministero, dovrebbe arrivare una replica ai quesiti posti da alcuni sindaci (tra cui quelli di Avigliana e Sant’Ambrogio) sulla “credibilità di Foietta”.
Fonti ben informate fanno trapelare che è difficile che Delrio e Foietta facciano marcia indietro sulla loro indisponibilità a trattare e confrontarsi sull’opzione zero. Il prossimo 8 marzo, fanno sapere fonti vicine al Ministero delle Infrastrutture, è in programma un importante vertice italo francese a Venezia dove si parlerà anche di Torino-Lione e del perfezionamento degli accordi tra i due paesi sulla nuova linea ferroviaria e sarebbe quanto meno contraddittorio mettersi a parlare di “opzione zero” in un contesto che vede l’opera ormai avviata in modo irreversibile.
Facile prevedere, dal ministro, un nuovo invito al dialogo non sul “sì o sul no” al tav ma sul miglioramento dei progetti e sui benefici per i territori.
Il tavolo annunciato a fine ottobre a Torino Lingotto dal ministro Delrio ai sindaci della bassa valle pare oggi piuttosto lontano…
Bruno Andolfatto