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Il Polo di Emergenza di Bussoleno “firmato” La Stampa” (Specchio dei Tempi)

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“Sono nato a Susa e sono molto affezionato alla Valle e se posso fare qualcosa lo faccio sempre volentieri’. Angelo Conti è una delle firme più conosciute del quotidiano La Stampa ed è anche responsabile della fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, una vera e propria potenza nel campo della solidarietà, a Torino e un po’ in tutto il mondo. 
Dalle pagine del quotidiano, lo stesso Angelo Conti ha riferito di essere andato, martedì 23 gennaio, a trovare la sindaca di Bussoleno, Anna Allasio per presentarle il progetto del ‘ Polo logistico emergenze Valle di Susa’.

L’idea di sistemare e di utilizzare a questo scopo l’ex Istituto Plana era frullata in testa ai responsabili dei gruppi (Aib, Croce Rossa, Ana, Radioamatori, Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco volontari) che, a Bussoleno, si occupano di far fronte alle emergenze incendi (e non solo) dopo gli incendi di fine ottobre. 

Angelo Conti presenta il progetto alla sindaca Allasio

Poi era stata condivisa dagli amministratori comunali di maggioranza e anche dai consiglieri dell’opposizione. Un’idea buona, certo, con un piccolo dettaglio da risolvere: dove trovare le risorse? Ecco quindi il contatto avviato con Specchio dei Tempi.

A dicembre siamo andati a Bussoleno per renderci conto della situazione – spiega Conti – e per iniziare a valutare la fattibilità dell’operazione’.
 Martedì mattina la prima ‘restituzione’ al sindaco con questo responso: ‘ Sistemare la vecchia scuola Plana è troppo oneroso. Più conveniente abbattere la parte centrale della struttura e mantenere , invece, il magazzino-garage e il blocco palestra-auditorium, due aree che si prestano infatti perfettamente al ruolo di magazzino e di garage per i mezzi e le strutture mobili legate all’emergenza, risolvendo così anche evidenti problemi che alcune associazioni si trovano a dover attualmente affrontare’.

Per arrivare al Progetto di Massima illustrato in Comune, Specchio dei Tempi si è avvalso dei progettisti di Buildings, società che ha progettato il plesso scolastico di Arquata del Tronto da poco ricostruito grazie all’intervento della Fondazione de La Stampa.

Perchè abbattere la parte centrale della scuola? Il motivo è semplice: il vecchio edificio non rispetta le normative antisismiche e l’adeguamento sarebbe risultato assai costoso. Idem per la gestione ordinaria, visti gli evidenti ‘difetti’ dal punto di vista del risparmio energetico. 
Non solo: l’intervento proposto (in pratica un prefabbricato ‘pesante”) garantisce una certa rapidità di realizzazione e, nella fase successiva, minori consumi di acqua e di energia elettrica oltre a una maggiore sostenibilità ambientale visto che i materiali utilizzati saranno in larga parte costituiti da legnami provenienti da foreste a gestione controllata.

Lo stesso vale per il riscaldamento, a impatto zero: nessun combustibile fossile, sistema a pompe di calore , impianto fotovoltaico e riscaldamento a pavimento oltre a un ragguardevole ‘cappotto’ che assicurerà la giusta coibentazione.

Il costo del progetto? ‘ La valutazione ipotizza una spesa intorno ai 4 milioni di euro’. 

E Specchio dei Tempi ha già assicurato la disponibilità ad essere capofila dell’operazione che porterà al reperimento dei fondi necessari attraverso il coinvolgimento di aziende ed enti privati. I tempi? Una volta reperiti i finanziamenti, la struttura potrebbe essere pronta nel giro di sei mesi. Nei prossimi giorni il progetto sarà valutato dagli amministratori e dai tecnici del Comune. 

La Fondazione Specchio dei Tempi non è nuova a iniziative di questo genere in Valle di Susa. Dopo l’alluvione del 2000, si rese protagonista della realizzazione del Centro Polivalente di Bussoleno, in via Fontan. Una struttura non a caso dedicata al padre di Angelo Conti, Luigi, magistrato giò presidente della Corte d’Appello di Torino e, per un certo periodo, Pretore a Susa. Che è poi il motivo per cui, sulla carta di identità del figlio Angelo (giornalista de La Stampa) sta scritto ‘ nato a Susa’. Un dato non solo anagrafico ma affettivo.

(Bruno Andolfatto)

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