Senza categoria

Notte di fuoco alla Sacra di S.Michele: the day after

0 0
Read Time:3 Minute, 37 Second
Il tetto della Sacra danneggiato dall’incendio
Sono le 21.30 di mercoledì 24 gennaio. Gli occhi dei valsusini sono rivolti verso l’alto, in direzione della Sacra di San Michele. La millenaria abbazia è avvolta da fiamme altissime. L’allarme incendio scatta immediatamente ma, com’è ovvio (visto il luogo), le squadre ci mettono un po’ ad arrivare. E, una volta arrivati, i vigili del fuoco delle squadre di Grugliasco, Giaveno, Avigliana, Rivalta e Borgone hanno il loro da fare per riuscire a raggiungere il punto dell’incendio, il tetto del monastero, nella zona est dell’abbazia, dove erano in corso (e quasi conclusi) i lavori di ristrutturazione del manto di copertura. Per la Sacra è una notte di fuoco e di paura. Qualche ora dopo il grosso delle fiamme è domato ma si tratta di passare alla fase due, quella della “bonifica, visto che occorre eliminare qualsiasi tipo di focolaio latente che potrebbe rivelarsi letale.

L’opera va quindi avanti per tutta la notte e anche durante la mattina seguente Intanto i tre padri rosminiani residenti alla Sacra vengono trasferiti in un luogo sicuro. nell’ala dell’Abbazia non interessata dall’incendio.

Il giorno dopo, giovedì a mezzogiorno, le squadre dei Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro. L’intervento è reso complicato dalle caratteristiche piuttosto impervie del luogo e i pompieri costretti a calarsi con le funi dal tetto per completare la bonifica.

Saliamo sul monastero da in ingresso laterale e arriviamo al cortile interno; qui c’è un vigile del fuoco accanto al generatore acceso e la manichetta che porta l’acqua agli altri pompieri impegnati nelle operazioni.

Nel monastero incontriamo Elisa Bollea, impiegata factotum del Monastero: “ Ero a casa quando mi hanno avvisato che le fiamme stavano divorando il tetto del monastero, proprio sopra gli uffici e le camere dei tre padri rosminiani che vivono qui. Abbiamo chiamato i pompieri. Ho passato una notte insonne, preoccupata. Negli uffici c’è tutto l’archivio “moderno” con i documenti amministrativi e quelli sui restauri effettuati e in corso. Per fortuna questa mattina i Vigili del Fuoco hanno salvato tutto il materiale e l’hanno portato al sicuro”.

A fiamme domate, nel pomeriggio di giovedì, sul monte Pirchiriano salgono il Presidente della Regione Sergio Chiamparino, con l’assessore regionale alla cultura Antonella Parigi e il sindaco di Sant’Ambrogio Dario Fracchia: “ Abbiamo corso un bel rischio – sono le parole di Chiamparino – ma grazie all’intervento di pompieri e forze dell’ordine i danni sembrano circoscritti. Ora faremo verifiche più approfondite“.

Una prima, sommaria, stima parla di danni intorno al mezzo milione di danni. “ Abbiamo individuato – ha aggiunto Chiamparino – risorse nei fondi europei che sono abbondantemente capienti per far fronte al danno che, fortunatamente, sembra contenuto. Come Regione – conclude – stiamo cercando le modalità migliori per valorizzare questo bene straordinario che è anche il simbolo del Piemonte”.

Dario Fracchia, sindaco di S.Ambrogio afferma che “ nella disgrazia, grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, possiamo contare ingenti danni legati alla parziale distruzione del tetto del Convento Antico, ma per fortuna nessun danno alle persone né al patrimonio architettonico e ai beni culturali conservati nella Sacra. Il dolore e l’apprensione per quanto avvenuto hanno ancora di più accentuato il nostro attaccamento alla Sacra che per tutti noi rappresenta non solo un patrimonio storico e culturale di indicibile valore, ma la radice più profonda della nostra comunità di Sant’Ambrogio e di tutta la Valle di Susa, oltre ad essere simbolo della Regione Piemonte. Ho informato il Rettore don Beppe Bagattini della nostra disponibilità a costituire delle squadre di volontari per dare un aiuto concreto nella fase di ripristino dei locali danneggiati una volta ultimati i lavori di riparazione e restauro”.

Nel fine settimana, si è svolto il sopralluogo dei dcarabirnieri del Comando provinciale di Torino e del Tpc (Tutela patrimonio culturale). Un’ispezione, avvenuta con l’ausilio di un elicottero del 1° Elinucleo Carabinieri di Volpiano che ha sorvolato l’area interessata dall’incendio., che si aggiunge ai sopralluoghi effettuati “a terra” dai Vigili del Fuoco e dagli stessi carabinieri. I rilievi di vigili del Fuoco e dei carabinieri sono stati messi disposizione della soprintendenza per la valutazione dei danni. Le stessa Luisa Papotti, soprintendente Belle arti e Paesaggio per il comune e la provincia di Torino, la sera dell’incendio è andata sul posto.

BRUNO ANDOLFATTO

About Post Author

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *