Cronache da Facebook e razzismo. Succede anche in Valle di Susa….
Accanto alle piazze, ai bar, ai centri commerciali, alle parrocchie, ai circoli e alle sezioni di partito (ma ci sono ancora?) – luoghi dove ognuno dice la sua mettendoci la faccia e guardando l’altro in faccia – oggi vanno forte i social network, quelli che Corrado Augias preferisce chiamare “reti sociali“. Che però spesso di “sociale” hanno poco o nulla visto che in questi “non luoghi! non ci si guarda in faccia ma si comunica dietro il paravento di un monitor e di una tastiera.
I social, come qualunque altro strumento di comunicazione e di interazione, di per sè sono eticamente neutri, non sono nè il bene assoluto e neppure il male assoluto. Il loro essere “bene” o “male”, è determinato dall’uso che se fa.
Possono essere usati per discutere, per confrontarsi, per mettere in discussione il proprio e altrui punto di vista oppure per insultare, mettere alla berlina o alla gogna, disprezzare, odiare.
Riflessioni che vengono spontanee leggendo i commenti su Facebook alle due notizie pubblicate on line da La Valsusa a proposito della manifestazione che sabato ad Avigliana ha visto scendere in strada più di 2000 persone che, pacificamente e senza insultare nessuno, hanno espresso la loro opposizione al Decreto Sicurezza insieme al desiderio di una politica (e di una società) accogliente e solidale nei confronti di tutti, compreso chi è “straniero” e, in molti casi, ha un colore della pelle e una religione diversa dalla nostra.
Apriti cielo. Dare queste notizie ormai dà scandalo, più della corruzione e di altre faccende che dovrebbero indignare molto di più.
Poco dopo le 15 di sabato postiamo la prima foto e lo facciamo su Facebook. Ci sono i sindaci con lo striscione “no alla legge in…sicurezza”.
Il primo commento, immancabile in questi casi, si riassume nella parola
a cui un altro aggiunge:
Ignaro del fatto che il “Capitano” leghista abbia pure le chiavi delle casse statali (“nel senso che restituirà i 49 milioni?”, chiede uno che non si allinea al pensiero dominante), c’è il raffinato politologo che lancia il solito sasso ai primi cittadini valsusini ritratti dietro lo striscione:
Sarà…
Il registro non cambia quando in serata su Fb viene lanciato il breve servizio del sito www.lavalsusa.it sulla manifestazione appena conclusa.
Qualcuno tenta di argomentare seriamente:
Ma poi si torna ai luoghi comuni, tanto in voga anche in qualche Palazzo Ministeriale:
“Salvarli in mare (i profughi) é 1 dovere e fuori dubbio, ma 1 volta qui purtroppo è la solita vergogna Italiana. 1 ad ogni angolo che elemosina, spaccia, vende in nero, prostitute, raccolgono ortaggi a 3 euro al giorno. Praticamente vengono sfruttati anche qui.… vedo solo organizzazioni che si arricchiscono sfruttando i soldi europei. Quindi sostengo Salvini, i nostri pensionati e non solo, in affitto con la minima grazie all’euro sono nello stesso stato”.
Da facebook affiorano altre perle. Vale la pena leggerle: “Ma tutti quelli che oggi erano lì hanno adottato uno straniero? E i politici lo hanno fatto… NO loro sono protetti da queste persone.
PRIMA GLI ITALIANI”
(già sentita da qualche parte).
“Manifestazione politica e ridicola con un fine ben mirato”.
“Non riuscite a capire che chi vuole questa gente qua e per i loro interessi.. Sfruttarli nei campi con quattro soldi… metterli a spacciare.. Prostituire.. E aumenta la delinquenza in più i più potenti intascano soldi e a noi ci lavano la testa per umanità.. Se davvero vogliono essere umani aiutino chi ha perso il lavoro e non può pagare e gli tolgono la casa.. La gente terremotata se la sono dimenticata..?
Nel mirino anche lo striscione della Comunità Evangelica Battista, ritratto nella foto di apertura dell’articolo, che cita la Bibbia
“Trattate lo straniero che abita tra voi come chi è nato tra voi, tu l’amerai come te stesso, poiché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto”. (Levitico 19, vers.34)
Il commento è tutto da leggere, al punto da sembrare un’omelia degna di un Salvini Day:
“Levitico? Opperò …. – Dio ammonì la popolazione che, qualora non lo avessero ascoltato, avrebbe inviato loro le bestie feroci: “che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero, e le vostre strade diventeranno deserte, Se uno ha con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadrà su loro. Se uno si giace con una donna che ha i suoi corsi, e scopre la nudità di lei, quel tale ha scoperto il flusso di quella donna, ed ella ha scoperto il flusso del proprio sangue; perciò ambedue saranno sterminati di fra il loro popolo. — Parla ad Aronne e digli: Nelle generazioni a venire nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformità s’accosterà per offrire il pane del suo Dio; perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né colui che ha una deformità per difetto o per eccesso, o una frattura al piede o alla mano, né il gobbo, né il nano, né colui che ha una macchia nell’occhio, o ha la rogna o un erpete o i testicoli infranti”… anche questo è Levitico .
E ancora: “Citare la Bibbia per difendere gli interessi che ruotano attorno ai centri di accoglienza è quasi blafemo. Se per questo il Vangelo direbbe persino che le religioni non servono perché si sarà giudicati dal bere dato agli assetati, dal cibo dato agli affamati e dall’ospitalità data allo straniero. Ma non si può imporre a tutti una morale religiosa”.
Di più: “Giusto citare la Bibbia….lo stato del Vaticano infatti ha un sacco di immigrati al suo interno……Ah no”
Infine: “C’è scritto “come te stesso” non “più di te stesso” come hanno fatto i comunisti in Italia”
Ma con la Bibbia c’è il rischio di incasinarsi un po’, meglio tornare agli slogan collaudati: “Come dico sempre, L’italia agli italiani! Prima dovremmo venire noi di loro no viceversa! Io sono con Matteo Salvini”. Per chi avesse qualche dubbio…
“Aiutano gli imigranti mentre gli italiani muoiono di freddo e di fame.. vergogna”
“Rimandiamoli a casa loro”
Con molta pazienza un volontario dei centri di accoglienza prova a percorrere l’ardua strada di far ragionare i leoni da tastiera perennemente affamati:
“Conoscete il progetto di Micro Accoglienza Diffusa in Valle? È esattamente ciò che si sta cercando di fare negli ultimi due anni. Forse non ve ne siete accorti, ma abbiamo ospitato in Bassa Valle 110 richiedenti asilo suddivisi in 22 paesi, in base al numero di abitanti. Non c’è stato un solo episodio di turbamento dell’ordine pubblico. Questi progetti di integrazione hanno dato ottimi risultati, perché gettare alle ortiche due anni di lavoro e mettere in mezzo alla strada persone che hanno dimostrato di saper imparare una lingua, di aver studiato con impegno, di aver imparato un mestiere? Eppure questa legge sta distruggendo questi progetti e metterà, senza alcun motivo, persone in mezzo alla strada, irregolari, senza diritti. Ma cosa pensate che faranno? Lavoreranno in nero, quando andrà bene, ma sarà precluso loro di stipulare un contratto d’affitto, così potrà anche succedere che qualcuno finirà non bene. E non potranno nemmeno essere rimpatriati, perché non sono stati stanziati fondi per questo scopo e non esistono accordi bilaterali con i paesi d’origine”.
Niente da fare. I “prima gli italiani” si sprecano.
Da antologia l’ultimo commento che riporto pari pari come è stato scritto: “Ma. Quando entrano in casa vi runbano in val susa muti e spacciano ahi vostri figli muti. Ma. Andate a. Cagare”.
Facile lasciarci andare allo sconforto più che alla diarrea, d’obbligo chiederci (come fa un mio collega): “Ma per quale gente scriviamo?”
Realistico considerare che la notte della ragione potrebbe ancora una volta avvicinarsi.
Se così fosse, anziché maledire il buio meglio sarebbe accendere una candela. Duemila persone, ieri, ad Avigliana, hanno provato a farlo. Perseveriamo.