Antifascismo, ambientalismo e No Tav: che c’azzeccano?
“Siccome sono antifascista e celebro il 25 aprile e per di più sono pure ambientalista e mi piace da impazzire Greta, sono pure No Tav”.
Vien da dire, seguendo le consegne della Settimana Enigmistica: “Trova l’intruso”.
Ovvero, trova tra le tre affermazioni quella che non c’entra per nulla con le altre due e che, forse, potrebbe essere addirittura in antitesi.
Qualche domanda.
C’azzecca qualcosa l’essere antifascista con il salvataggio del pianeta terra?
Forse sì, forse no.
Sì, perché in fondo essere antifascisti può voler dire salvaguardare tutto ciò che è in contrasto con la vita delle persone e la loro felicità. Ed è probabile che la terra “gassata” e surriscaldata non sia proprio il massimo.
Andrebbe però aggiunto che qui non si lotta (solo) con un nemico esterno crudele identificato con qualche binario e un treno. Ma, più realisticamente, contro un nemico “interno” che vive dentro di noi, dentro le nostre abitudini e i nostri comportamenti, dentro le nostre scelte.
Forse per essere coerentemente antifascisti e ambientalisti dovremmo fare bene la differenziata, non inquinare, scegliere di andare a comprare (tutto meno che le sigarette da qualunque sostanza alimentate) lasciando a casa l’auto, evitare di acquistare e utilizzare veicoli (troppo) inquinanti, non sporcare per terra, andare a lavorare o in vacanza col treno (anche se si chiama Frecciarossa ed è un po’… tav) anziché con l’automobile, privilegiare tutto ciò che è alimentato con energie da fonti rinnovabili….. e l’elenco prosegue.
Insomma, è sì una questione politica (che attiene le scelte dei Governi e dei Parlamenti) ma è soprattutto una questione di scelte personali e sociali.
Dove casca l’asino, invece, è sul legame tra antifascismo e tav.
Forse chi è a favore della Torino-Lione è per forza fascista?
La Torino-Lione ha qualche legame col Fascio Littorio?
O il Presidente della Regione Piemonte Chiamparino, tanto per non far nomi, può essere accusato di tentata ricostituzione del Partito Fascista?
E che dire del povero Franco Berlanda, classe 1921, comandante partigiano con il nome di battaglia di “Grigia”, già capitano in artiglieria da montagna. Fu docente universitario, illustre architetto, consigliere provinciale del Pci. Berlanda, scomparso qualche settimana fa a più di novant’anni, nel corso della sua lunga carriera ebbe modo di diventare amico e conoscente di numerose personalità del Novecento, dal pittore Pablo Picasso all’architetto Le Corbusier, fino all’editore Giulio Einaudi.
Ed è sempre stato un fiero Sì Tav, tanto da non mancare mai alle riunioni dell’Osservatorio sulla To-Lione presieduto prima da Mario Virano e poi da Paolo Foietta. Qualcuno provi a cercare tracce di simpatie fasciste nel suo Dna se ne ha il coraggio.
Quindi, allo stato attuale non risulta esserci, nemmeno nei fumi più strani della fantapolitica, della fantascienza e della fantafilosofia, alcun nesso logico-politico-scientifico tra antifascismo e No Tav.
Nel quadro politico poi, improbabile trovare simpatie mussoliniane nel PD e nell’intero centro sinistra, schierato al 96,3 periodico per cento a facore della Tav. Lo stesso vale per una cospicua parte (non si sa quanto maggioritaria) del centro destra dove però residue (?) simpatie fascisteggianti paiono sopravvivere.
Qualche sorpresa potrebbe essere semmai esserci tra le fila dei pentastellati, fino ad oggi (domani chissà…) fieri No Tav che in alcuni settori, hanno espresso simpatie e nostalgie seguendo il classico “quando c’era lui, caro lei…”
Dove però il nostro asinello (ci perdonino i simpatizzanti del simpatico quadrupede tutt’altro che stupido) rischia di cascare e farsi molto male é sul nesso ambientalismo-No Tav.
Qualcuno provi a chiedere alla vivace e arguta Greta se sia meglio trasportare merci con i Tir o con il treno… che cosa ci rispondererebbe?
Qualcuno provi ad aggiungere: meglio un’autostrada o una ferrovia?
E ancora: sono ecologicamente più sostenibili migliaia di auto o centinaia di treni?
Insomma: antifascismo:ambientalismo=ambientalismo: No Tav
è una strana proporzione.
Destinata a dare un risultato sbagliato, da qualunque parte la si prenda.
Firmato
Giggino e Chiarabella