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No Tav in Valsusa contro i 5 Stelle: “Non ci sono governi amici”

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La notizia che l’Italia ha inviato ieri sera (venerdì 26 luglio) alla Ue la lettera con cui conferma l’intenzione di proseguire nella realizzazione della Torino-Lione (senza la firma del ministro pentastellato Toninelli) non è stata accolta bene a Venaus tra i partecipanti al Festival dell’alta felicità che alle 13.30 si ritroveranno al punto di informazioni per prendere parte al corteo contro la Tav.

L’agenzia AdnKronos ha intervistato alcuni … campeggiatori. “I cinquestelle ci hanno voltato le spalle – spiega Laura D’Aniello, studentessa di Lingue – avevano detto una cosa sulla Tav e ora ne fanno un’altra. Un atteggiamento vergognoso”.

“Ci sentiamo traditi – ribatte Giuliano Verdicchio, 28 anni, che per
partecipare al Festival è arrivato ieri sera a Venaus con la fidanzata
dalla Sicilia -. Io credo a questa battaglia perché degli amici mi
hanno spiegato quanto è dannosa la Tav. E ho votato Cinquestelle
pensando anche a questa situazione che dura da anni ma sono deluso
perché alla fine per il Sud il Governo non fa niente, per la Tav ha
fatto decidere a Salvini”
.

Maria Padovano, invece, 45 anni, ha portato con sé anche sua figlia di 4 anni. “Sono venuta qui – spiega – perché la Tav non ci serve. La Val
di Susa deve restare com’è, non ci interessano i soldi ma la Valle
deve essere salvata e abbiamo capito che il Governo ha preso una
posizione che non ci aspettavamo, quindi dobbiamo lottare ancora più
di prima”
.

Intanto, nell’accampamento sono spuntati anche dei cartelli che
chiariscono il gelo dei partecipanti nei confronti dei Cinquestelle.
“Non ci sono governi amici”, recita uno dei cartelli.

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