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Toninelli azzera Telt? La Tav in Senato il 6 o 7 agosto

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Clima infuocato in Palamento nei primi giorni di agosto e non per il solleone ma per la questione Tav Torino-Lione con le mozioni che saranno discusse in Senato il 6 o il 7 agosto.

E’ il Movimento 5 Stelle, nella doppia veste “di lotta” e di Governo a chiedere lo stop all’opera mentre l’inossidabile Danilo Toninelli continua a rimanere imperterrito a capo del Dicastero delle infrastrutture.

Tra l’altro i rumors di queste ore danno il Ministro in procinto di tentare un “mini golpe” tendente ad azzerare i vertici di Telt (la società incaricata di realizzare la tratta internazionale della Torino-Lione) con persone di provata fede grillina e No Tav.

Succederà? Vedremo.

La mozione anti-Tav dei pentastellati afferma che nel contratto per il Governo del cambiamento è stato previsto che: ‘Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia’”.

“Alla luce di questo impegno – prosegue la mozione – in ogni occasione di interlocuzione con la Francia e e con l’Ue, il Governo ha sempre sostenuto con chiarezza la volontà dell’Italia di ridiscutere l’opera nell’interesse del Paese e dei cittadini italiani”

“Il progetto per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino – Lione – si legge ancora nel testo – presenta gravi criticità dal punto di vista della sostenibilità economica, sociale ed ambientale, evidenziate nel corso degli anni da numerosi studi e ricerche”.

“Sull’attuale linea – prosegue la mozione – si registra da tempo una continua diminuzione del traffico merci e del traffico passeggeri tra l’Italia e la Francia e le molte previsioni alla base del progetto dell’opera sono state smentite dai fatti; si tratta di un progetto obsoleto, legato a modelli di sviluppo superati e non sostenibili, al quale è destinato un ingente ammontare di risorse finanziarie, che potrebbero essere finalizzate a opere più utili e urgenti, lungamente attese, da realizzare sul territorio nazionale; sotto il profilo ambientale – sottolineano i Cinque Stelle – gli studi dimostrano che il progetto genera danni ambientali diretti ed indiretti ai territori attraversati dall’opera”

Le mozioni sulla Tav saranno discusse e votate in Aula al Senato tra martedì e mercoledì 6 e 7 agosto. 

Sulla Tav – dice Niocola Zingaretti – “abbiamo presentato la nostra mozione e la sosterremo, vedremo il dibattito parlamentare, decideremo una strategia che metta in evidenza questa follia allo stato puro” della maggioranza.

“Abbiamo il primo ministro che dice sì alla tav e il partito che lo ha indicato che presenta al Senato una mozione contro la Tav”. “Il problema politico c’è – ha continuato – non abbiamo più alcun governo. È solo poltrone e potere. Non c’è un tema su cui il governo ha una posizione comune”

Ma quale sarà la stratedia del Pd? ” Per paradosso – sostiene Zingaretti – una nostra mozione potrebbe sortire il risultato contrario a quello che si vuole ottenere e ricompattare la maggioranza. Il capogruppo di FdI alla Camera Francesco Lollobrigida ha fatto una proposta intelligente: sarebbe meglio se le opposizioni non partecipassero a questo voto per far assumere alla maggioranza le proprie responsabilità e decidere una volta per tutte cosa vuole fare sul Tav. Questa, forse, sarebbe la soluzione migliore”.

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