cronaca

Benvenuto, mons. Cesare!

0 0
Read Time:4 Minute, 5 Second

Nel pomeriggio di domenica 27 ottobre la prima Messa nella Cattedrale di S. Giusto

SUSA – E’ iniziata con il saluto del sindaco di Susa e si è chiusa con i bambini radunati intorno all’altare della Cattedrale la giornata segusina di mons. Cesare Nosiglia che domenica 27 ottobre ha fatto il suo ingresso ufficiale nella Cattedrale dedicata a San Giusto. L’arcivescovo di Torino, neo Amministratore Apostolico della diocesi di Susa, è arrivato in piazza Savoia poco dopo le 15, con qualche minuto d’anticipo sulla tabella di marcia. Ad accoglierlo il primo cittadino della città, Piero Genovese, che al nuovo vescovo ha trasmesso la realtà di “ un territorio con radici profonde”, attraversato nella storia dai popoli” su “ percorsi di fede, militari, di lavoro”; “un territorio unito e coeso sui temi della solidarietà e dell’inclusione”. La Valle, ha aggiunto, “ sta ancora vivendo la crisi occupazionale, le difficoltà economiche con le inevitabili ricadute sociali”.

Poi ha espresso preoccupazione per “ il cambiamento dei

modelli valoriali in atto nei giovani, le difficoltà e l’impoverimento delle famiglie, la solitudine dei nostri anziani, le storie dei tanti migranti che attraversano i nostri territori cercando condizioni di vita migliori”.

Per poi invocare un’azione comune tra “ istituzioni civili e religiose (insieme nel riconoscimento delle rispettive specificità) per prenderci cura della Comunità e farla crescere dal punto di vista morale, spirituale e materiale”.

Mons. Nosiglia ha quindi sceso i gradini ed è entrato nel Duomo; sul presbiterio, ha ricevuto il Pastorale dalle mani di mons. Alfonso Badini Confalonieri che, dal 2001, ha guidato la diocesi segusina. Subito dopo, l’abbraccio commosso dei due vescovi accompagnato dall’applauso dei fedeli. Poco prima dell’inizio della Messa, il dono, consegnato al nuovo vescovo da Fulgido Tabone di una riproduzione in bronzo della statua della Madonna del Rocciamelone. Molto attesa la prima omelia di mons. Nosiglia, nella quale ha tracciato il suo programma pastorale: Il vescovo si è prima rivolto ai sacerdoti e poi alle famiglie cristiane esortandole a proclamare il vangelo, “ fatevi carico delle tante famiglie divise o in difficoltà, di tanti minori che necessitano, qui e nel mondo, di una famiglia” e “ aiutate le Parrocchie e la Comunità a farsi famiglia di famiglie”. Ai ragazzi e ai giovani: “ Siate attenti a scorgere i segni dei tempi nuovi, non temete di sognare in grande un mondo più giusto, solidale e pacifico”. E poi: “ Aiutate noi Pastori e la comunità tutta a vivere nella speranza con forti ideali di rinnovamento, superando stagnazioni e resistenze”.

Quindi l’altro tema caro a mons. Nosiglia: “ L’accoglienza e il servizio ai poveri che vanno guardati negli occhi, amati così come sono, accolti dentro le comunità e non lasciati fuori, sull’uscio delle chiese o sulla porta di casa”.

Un impegno che “ ci porta davanti il volto di tanti fratelli e sorelle immigrati venuti tra noi alla ricerca di un lavoro e di una vita più serena e dignitosa. Le esigenze della giustizia e della solidarietà, congiunte con quelle della legalità e dell’integrazione sociale, vanno sempre commisurate a partire dalla promozione integrale di ogni persona”.

Infine le “ nuove forme di povertà”. Nosiglia ha citato “ le storture nel campo della sanità, nel mancato rispetto e difesa della vita dal primo istante del concepimento al naturale tramonto; la solitudine degli anziani; la noia e indifferenza verso la stessa vita propria o degli altri, presente nel cuore di tanti giovani; la preoccupante caduta del valore dell’etica nei vari ambiti della vita comunitaria, politica e sociale; la crescente difficoltà per tante famiglie di mantenere stabile il patto matrimoniale di unità e di indissolubilità e di educare i figli alla fede cristiana; lo sfruttamento e la mercificazione del sesso o della violenza sulle donne e i minori che accompagnano sempre più spesso la cronaca”.

Di fronte a tutto questo, la rassicurazione di mons. Nosiglia: “ Ovunque ci sarà qualcuno che va sostenuto perché ingiustamente discriminato o accolto e aiutato nelle sue necessità materiali, morali e spirituali; ovunque ci saranno situazioni che esigono la difesa e la promozione della vita, la salvaguardia dell’ambiente e delle condizioni di lavoro o di salute di ogni persona; ovunque ci sarà da operare per la libertà religiosa e per costruire la pace e la solidarietà, la Chiesa di Susa sarà attivamente presente, con il suo vescovo e con tutta la comunità”.

Non formale e affettuoso il ringraziamento di mons. Nosiglia a Mons. Alfonso Badini Confalonieri “ per l’intenso lavoro pastorale che ha svolto in quasi 19 anni di ministero episcopale a Susa. Sono lieto che sia rimasto ad abitare in diocesi, in modo da poter contare sul suo sostegno, di cui ho molto bisogno”.

Al termine della Messa, alla benedizione, con Mons. Nosiglia circondato dai bimbi e dai ragazzi della diocesi e l’incontro diretto, personale, nel Seminario con quanti, al termine del rito, hanno voluto porgere il loro saluto al nuovo vescovo.

BRUNO ANDOLFATTO

About Post Author

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %