Politica

Capoluogo e Ferriera, i due volti di Buttigliera, paese della cintura

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BUTTIGLIERA ALTA Di professione assicuratore, Alfredo Cimarella è stato colpito dal virus della politica fin da giovane: “Frequento Palazzo Civico ormai da 25 anni – confida – prima come “semplice” consigliere comunale poi come assessore e adesso eccomi al secondo mandato da sindaco”. Una passione politica, la sua, che trova origine negli anni precedenti, vissuti nella realtà associativa del paese, nella vita della comunità buttiglierese.

Ma che realtà è Buttigliera? Vi sentite valsusini o siete parte della cintura torinese?

“Bella domanda. La Valle di Susa per noi non è certo terra straniera e i legami sono molti, anche di tipo istituzionale . Ad esempio facciamo parte del Conisa, il Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali che funziona molto bene. Ma Buttigliera è un paese che si sente maggiormente inserito nell’area metropolitana torinese. Abbiamo molti legami con gli altri Comuni della cintura; facciamo parte del Cidiu (rifiuti) e siamo all’interno della Società partecipata pubblica Patto Zona Ovest con cui sviluppiamo politiche attive del lavoro e misure concrete in campo energetico e sulla mobilità sostenibile”.

Tanto per fare un esempio, è di questi giorni la concessione di un finanziamento su una pista ciclopedonale“ Centomila euro per un collegamento con le scuole del paese. Un’infrastruttura pensata proprio per stimolare ragazzi e famiglie a muoversi a piedi e in bici. Sono politiche in cui crediamo molto perchè hanno davvero a che fare con il miglioramento della qualità della vita”.

L’altro capitolo è quello dell’efficientamento energetico degli edifici comunali con lavori “ che hanno riguardato pressochè tutti gli stabili, le scuole come le sedi istituzionali del Comune”.

Poi ci sono i due volti di Buttigliera Alta: quello del cosiddetto “capoluogo” (diventato Comune esattamente 400 anni fa) e l’altro, più al fondo valle, quello di Ferriera, che ha iniziato a svilupparsi alla fine de’’800, quando l’industrializzazione portò qui l’insediamento della Chioderia Vandel che, col trascorrere del tempo, nel secolo successivo divenne Fiat e poi Teksid. Una realtà che non ha ceduto al susseguirsi delle crisi e delle trasformazioni e che oggi rappresenta un polo industriale importante, con diverse imprese che, insieme, danno lavoro a circa 2.500 persone.

Ed è proprio qui che si colloca l’altra, importante, prospettiva: quella della Fermata Ferroviaria il cui appalto dovrà essere effettuato nel 2020, con conclusione lavori nel giro di tre anni. Una compensazione della Tav? “Più che altro un’opera in anticipazione della Torino- Lione – risponde Cimarella- che rientra nel nostro concetto di Smart City, che vuol dire città efficiente, snella, attrattiva, ecologica. La fermata sarà utile non solo per Buttigliera ma per l’intero territorio. Chi lavora nelle imprese di Ferriera scenderà dal treno e in un batter d’occhio sarà sul posto di lavoro. Crediamo che quest’opera servirà a evitare lo spopolamento, l’abbandono e la delocalizzazione delle industrie. Ci crediamo noi e ci credono molto le aziende che operano in quell’area”. E poi, aggiunge Cimarella, “con il servizio cadenzato saremo serviti da un treno ogni mezz’ora e tra qualche anno, terminate le opere ferroviarie a Torino, da qui si potrà andare in treno fino all’aeroporto di Caselle. E voglio precisare che la Fermata non penalizzerà in alcun modo Avigliana che rimarrà Stazione Porta della Valle”.

Rimane il nodo della Torino- Lione: “Mi pare che ormai ogni dubbio sia superato e che il Governo abbia deciso che la Torino Lione si fa. Però è negativo che non ci sia più l’Osservatorio Tecnico, un luogo di confronto prezioso. Spero che si rimedi in fretta, ripristinando un tavolo di confronto con gli enti locali”.

Poi c’è il nodo della collina morenica: “Altra soluzione che non sia il tunnel non è praticabile. Quadruplicare la linea atttuale comporterebbe il sacrificio di 150 case. Detto questo la tecnologia ci consente di fare un lavoro capace di minimizzare l’impatto”.

Buttigliera che cosa ci guadagnerà?

Oltre alla fermata prima accennata ci sarà anche la realizzazione del nuovo sottopasso che permetterà di collegare, superando i disagi attuali, Capoluogo con Ferriera”.

Ma non c’è solo la tav e la fermata nei pensieri del sindaco Cimarella .L’attenzione si sposta sui finanziamenti ottenuti per rifare l’illuminazione pubblica a led. “ Per questo abbiamo ottenuto un finanziamento europeo, veicolato dalla Regione che coprirà all’80 per cento un investimento previsto in 500 mila euro”. E scusate se è poco anche se alttri argomenti affrontati nell’intervista non possono trovare spazio. Sarà per la prossima volta.

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