Cava di Caprie. Torasso: “E’ risanata, Telt scarichi altrove”
Il sindaco di Caprie: “Nel piazzale faremo un’area artigianale” Le decisioni del Comune sul futuro del sito cozzano con quelli decisi dai progetti della Torino-Lione.
Potrà essere restituita al territorio risanata dopo anni di “coltivazione”? E il piazzale sarà trasformato, come prevedono i piani del Comune, in un’area artigianale capace di creare ricchezza e lavoro? Oppure, alla fine, prevarranno le intenzioni dei promotori della linea ad alta velocità Torino-Lione che, forse ignari dell’ormai avvenuto risanamento del sito, vorrebbero riempire la vecchia cava con il cosiddetto “smarino”, risultante dagli scavi del megatunnel ferroviario tra Susa e St Jean de Maurienne? Lo sapremo, con ogni probabilità, al termine di questa terribile via Crucis che l’Italia e il mondo intero stanno percorrendo a causa dell’epidemia in corso. Ma il problema esiste. E, per prepararsi ad affrontarlo, il sindaco Gian Andrea Torassso, il 6 marzo scorso – prima quindi della quarantena collettiva – ha accompagnato i componenti la Commissione Comunale Ambiente a fare un sopralluogo nella cava. La commissione è stata rinominata dopo le elezioni amministrative dell’anno scorso ed è formata da due consiglieri comunali di maggioranza, uno di minoranza (che però finora ha ritenuto di non nominare il suo rappresentante) e da tre cittadini oltre al sindaco. “L’intenzione – spiega Torasso – era quella di verificare lo stato dell’arte del recupero ambientale e di consentire ai membri della commissione di rendersi conto sul posto della situazione. La cava di fatto è ormai ‘ferma’ da qualche anno e il recupero ambientale è stato effettuato, come stabilito dalla Città Metropolitana, dalla proprietà“.Un percorso pressoché terminato, visto che i gradoni della cava sono ricoperti da piante e vegetazione e che, sottolinea Torasso, “in cima c’è addirittura un impianto di irrigazione funzionante”. E il piazzale? “La nostra idea spiega il sindaco – è di destinarlo ad area artigianale”. Presente e futuro che, però, fanno a pugni con i progetti della Torino-Lione che, invece, sottolinea Torasso – “stabiliscono di scaricare qui qualcosa come 800 mila metri cubi di pietrisco e si parla di sassi grandi come un pallone“. Un’intenzione che ai capriesi proprio non piace: “La cava ormai è risanata, sul piazzale abbiamo delle idee. Di certo non ci pare un’idea brillante trasformare questo luogo in un muro di sassi alto qualche centinaio di metri”. E Telt che dice? “Ho chiesto più volte di aprire un confronto – dice Torasso – e di spiegarci come la loro idea sul sito della cava potrebbe migliorare il paese ed essere migliore del nostro”. La risposta? Finora non è pervenuta.
(BRUNO ANDOLFATTO)