Antonella Falchero (S.Ambrogio): “I giorni difficili da mamma, sindaco, insegnante”
Ai piedi del monte Pirchiriano, dominato dalla Sacra di San Michele, Antonella Falchero sindaca di Sant’Ambrogio racconta che ‘ la mia giornata in questi tempi é ancora più impegnativa’. Lei che è sindaco, insegnante e mamma dice che ‘ il Comune, i miei alunni e la famiglia mi assorbono completamente e il telefono squilla in continuazione, alle ore più impensabili e per richieste di ogni tipo’.
Succede anche che ‘ qualcuno a volte chiami non per una richiesta precisa ma per sfogare preoccupazioni e frustrazioni. Tutta questa gente in difficoltà, che chiede un aiuto pratico e spesso un sostegno psicologico mi mette di fronte al bisogno e al dolore umano ogni giorno. Però devo essere forte e nascondere a mia volta le mie fragilità e le mie preoccupazioni. Anche il dramma delle morti e delle famiglie colpite negli affetti più cari richiede un impegno non da poco: essere a contatto con la sofferenza aiuta a dare il giusto valore alle cose’.
Poi c’è il distanziamento sociale ‘ che complica tutto e costringe a gestire in remoto le attività amministrative e anche l’assistenza ai più bisognosi’.
In più ‘ oltre alla emergenza Coronavirus continuiamo a lavorare sui progetti da concludere e su quelli nuovi da programmare e da mettere in cantiere. Fervono i contatti con la Regione e gli altri enti (Smat e Anas) per avviare le opere di cui il paese ha bisogno. Intanto compiti sono tanti : il lavoro sulla piattaforma informatica per la rilevazione dei contagi, la distribuzione dei buoni spesa e delle mascherine a domicilio. L’appoggio concreto e morale di assessori e consiglieri e di tutti i volontari, l’impegno generoso di tutti i dipendenti comunali e il sostegno di famigliari e amici e dei cittadini danno gratificazioni umane impagabili. E poi c’è l’affetto costante dei miei alunni, una vera iniezione di fiducia di gioia‘.