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Telt amplia il cantiere, tensione in Val Clarea

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A Chiomonte ci sarà lo scavo del tunnel della Torino-Lione

CHIOMONTE – Anche nell’estate 2020 segnata dal Covid 19 (sia pure con emergenza sanitaria attenuata) sono ricomparse, puntuali. le tensioni nei dintorni del cantiere Tav. Succede proprio nelle ore tra domenica 21 e lunedì 22 giugno, quando Telt avvia il previsto ampliamento del cantiere che, dopo aver scavato la galleria del tunnel geognostico, viene adattato e ingrandito per dar via, nei prossimi mesi, all’opera vera e propria: il megatunnel Susa-St Jean de Maurienne.

Un’opera che i No Tav continuano a definire come “il nemico alle porte della città”

anche se la contesa, in realtà, riguarda circa un ettaro di terreno. Domenica pomeriggio alcuni manifestanti sono partiti in corteo da Giaglione diretti al presidio allestito qualche giorno prima e “inaugurato” sabato in località I Mulin. Lungo il cammino sono iniziate le scaramucce (che proseguono da alcuni giorni) con le forze dell’ordine. Alcuni militanti No Tav si sono “asserragliati” nel presidio mentre le forze dell’ordine hanno a più riprese tentato di impedire ad altri manifestanti di raggiungerli.

Ma cosa sta facendo Telt a Chiomonte? Nel cantiere Tav – nato a suo tempo solo per ospitare lo scavo della galleria geognostica – sono in corso i lavori per adeguardo ad ospitare i lavori del tunnel ferroviario di 57 km tra Susa e St Jean de Maurienne all’interno del quale transiteranno i treni passeggeri e merci.

I lavori rientrano nel programma condiviso da Italia e Francia con l’Unione europea e sono il primo passo per far partire nei prossimi mesi circa 200 milioni di opere in Piemonte.

Si tratta della variante approvata nel 2018. Il cantieredi Chiomonte è stato esteso di circa 1 ettaro (poco meno di un campo di calcio) ed è stata acquisita l’area su cui sorgerà lo svincolo autostradale sull’autostrada del Frejus che consentirà ai mezzi di raggiungere i luoghi dei lavori direttamente dalla A32 senza impatti sulla circolazione stradale nei Comuni circostanti.

Lo svincolo di Chiomonte sarà realizzato in parallelo allo svolgimento della gara d’appalto del valore di 1 miliardo di euro per lo scavo del tunnel di base sul territorio italiano.

In questi giorni 150 operai e tecnici di 7 imprese del territorio, sotto la guida della divisione tecnica di TELT, stanno effettuando le attività previste dal progetto di ampliamento. Nello specifico, è stata integrata nel cantiere una strada secondaria lunga 300 metri, tra i Comuni di Chiomonte e Giaglione, con una delimitazione in betafence (72 moduli del peso di 36 quintali l’uno), secondo il prototipo studiato ad hoc nel 2012 e oggi utilizzato in tutti i siti sensibili in Italia.

Per consentire il collegamento tra le due sponde del fiume Dora sotto il viadotto autostradale (parte del nuovo perimetro di cantiere) è inoltre in corso il posizionamento di un ponte lungo 20 metri, che faciliterà il movimento dei mezzi di lavoro. L’integrazione dell’area destinata allo svincolo è il secondo passaggio fondamentale per la trasformazione del sito di Chiomonte in cantiere per il tunnel di base dopo le nicchie di interscambio, i cui lavori sono stati assegnati a dicembre 2019. Sull’opera, lato Italia, i prossimi step previsti a breve sono l’avvio dei lavori delle nicchie, dopo il via libera dei Ministeri competenti, e l’avanzamento delle operazioni di ricognizione a Salbertrand, propedeutiche all’insediamento della fabbrica che, con il recupero dello smarino della galleria, produrrà conci per il rivestimento del tunnel e generà 100 posti di lavoro.

L’iter degli appalti, conclusa la prima fase di gara per il tunnel di base in Italia, passa ora all’invio dei capitolati alle società̀ idonee. L’assegnazione è prevista nel 2021. Da parte di SITAF è inoltre in corso l’affidamento delle gare relative allo svincolo di Chiomonte e allo spostamento dell’autoporto di Susa a San- Didero Dopo aver completato lo scavo meccanizzato dei primi 9 km del tunnel di base sul territorio francese (su cui sono attivi cinque cantieri, sono in corso le gare per altri due lotti per lo scavo della galleria di base lato Francia per un valore di oltre 2,3 miliardi di euro, la cui assegnazione è prevista entro la fine dell’anno.

BRUNO ANDOLFATTO

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